Rimini, in un anno oltre 34mila telefonate alla Centrale Radio Operativa della Polizia
Con l’ingresso della nuova Centrale Radio Operativa (CRO), la squadra della Polizia Locale ha aggiunto un importante tassello per la gestione della sicurezza pubblica sul territorio e la tempestività degli interventi. A ‘raccontarlo’, il report di questi primi dodici mesi di attività della Centrale (dal 25 novembre 2023 al 25 novembre 2024), un pilastro fondamentale per il coordinamento delle forze dell’ordine e per la risposta alle emergenze.
Nel corso di quest’anno, infatti, la Centrale ha registrato numeri importanti con 34.532 chiamate telefoniche ricevute al numero di emergenza messo a disposizione (0541/22666), per un totale di 1.037 ore di conversazione effettuate. Durante lo stesso periodo, sono stati gestiti 25.624 interventi, con un picco soprattutto durante il fine settimane. Un altro dato significativo riguarda il capitolo della videosorveglianza. L’impianto, che conta 325 telecamere di contesto gestite, ha registrato oltre 2,8 milioni di ore di video (con cancellazione automatica dopo 7 giorni) fornendo alla squadra dei vigili urbani una base solida per interventi rapidi e per l’analisi post-evento, con 159 esportazioni di filmati per attività di Polizia. A questo si aggiunge un bacino di 12 varchi di lettura targhe (OCR) che hanno permesso di monitorare più di 28 milioni di transiti veicolari (cancellazione automatica dopo 7 giorni), con 85 di esportazioni per attività di Polizia.
“La connettività ad alta resilienza, la digitalizzazione delle operazioni, la gestione avanzata della videosorveglianza: tutto questo ha contribuito a rendere la Centrale Radio Operativa un punto nevralgico per la sicurezza cittadina - è il commento dell’assessore alla Polizia Locale, Juri Magrini – l’investimento in tecnologie all’avanguardia non solo ha aumentato l’efficienza del servizio, ma ha anche migliorato la capacità di risposta alle emergenze da parte della Municipale, in un’ottica di prontezza, di precisione e di sinergia con le altre forze dell’ordine”.