Rimini, il sindaco Sadegholvaad: “Colonie, entroterra e patto tra aeroporti, ecco le partite strategiche per il turismo”

Rimini

Sindaco Jamil Sadegholvaad, con l’assessora Frisoni al Turismo finalmente Rimini torna ad avere un ruolo centrale in Regione. Quali sono i dossier prioritari per la Capitale italiana del turismo che la Frisoni dovrà gestire?

«Sono quelli illustrati dal presidente De Pascale. L’idea di fondo è quella di allargare la concezione stessa del cosiddetto sviluppo turistico, affrontando le partite strategiche più importanti legate all’hardware. Ex colonie, collegamenti costa/entroterra, rigenerazione urbana e riqualificazione alberghiera, accessibilità alle località della vacanza, infrastrutture della destagionalizzazione, internazionalizzazione. La forza dell’attrattività turistica è quella complessiva di un territorio ricco di servizi, sostenibile, con un alta qualità della vita e del soggiorno, accessibile, che lavora 12 mesi all’anno. E’ una linea d’intervento inedita, innovativa che però intercetta una concezione del turismo assolutamente moderna e efficiente».

E’ evidente che nell’ottica di un turismo sempre più internazionale un ruolo chiave lo avranno gli aeroporti: si aspetta un cambio di rotta a favore del Fellini?

«Siamo tutti d’accordo, Michele De Pascale in primis, che si debba aprire una nuova stagione di collaborazione tra i 4 aeroporti in Regione. Sottolineo collaborazione perché è semplice sciocchezza pensare che gli enti pubblici, a qualsiasi livello, possano obbligare strutture private a fare questo o quell’altro. Deve prevalere una logica industriale di sistema per cui la sinergia e la diversificazione dell’offerta offrano a tutti, privati, imprese e territori, il giusto ritorno. In questo senso il ruolo della Regione può essere importante: i danni dalle guerre dei cieli e dalle sovrapposizioni li abbiamo purtroppo già visti. In ogni caso mi pare che negli ultimi tempi qualche cosa di più, e di positivo, si stia muovendo».

La Frisoni non avrà le deleghe ai Trasporti, Infrastrutture e Mobilità che aveva avuto il precedete assessore al turismo Corsini: è deluso?

«Assolutamente no. Mi pare che la caratteristica principale della Giunta De Pascale sia la competenza e la trasversalità del lavoro. Ho già detto prima dell’aspetto inedito su cui credo si voglia affrontare la questione turistica. Proprio per questo sono sicuro che su tanti temi la squadra di Michele lavorerà in sinergia perché, e prendo sempre l’argomento che sta forse più a cuore per l’economia riminese, turismo è tutto: trasporti, promozione, urbanistica, ambiente. E la giunta mi pare composta da tutte persone che ne sono perfettamente consapevoli».

La legge Fitto sui balneari ha scontentato davvero tutti, bagnini in primis? La Frisoni potrà fungere da garanzie per la categoria? E in che modo?

«Innanzitutto con gli ultimi pronunciamenti del Governo, che una sorta di accordo con l’Europa lo ha trovato, mi pare che il ruolo delle Regioni e degli Enti locali dal punto di vista dei tempi e dei percorsi di legge si sia di fatto ridotto a poco più di zero. Certo, il Governo dovrà emanare decreti attuativi, come altrettanto sicuro che sulla base di questi i Comuni dovranno poi costruire le evidenze pubbliche. Vedremo se l’Esecutivo centrale rispetterà i tempi. In ogni caso penso che una qualche forma di coordinamento generale sui criteri comunali che andranno a definire l’arenile romagnolo del futuro andrà quantomeno cercato. E’ chiaro che Roberta Frisoni ha la preparazione, la conoscenza, l’esperienza per evitare ad esempio quell’effetto potenziale di “spiagge arlecchino” dovuto alla confusione nazionale intorno al tema, con organizzazione degli arenili completamente differente e contraddittoria tra un Comune e l’altro».

Sindaco passiamo alle deleghe: lei ha detto che è intenzionato a tenerne in capo a sé alcune: quali?

«Vediamo».

Ha parlato anche di rimpasto corposo: cosa intende?

«Non ho mai detto rimpasto corposo, proprio sbagliato dirlo. Ho semplicemente ribadito come, così come accaduto nell’ottobre 2021 all’atto di comporre la nuova giunta comunale, si cercano quelle competenze e quelle esperienze in grado di portare a casa il programma di mandato. Roberta Frisoni ha avuto deleghe strategiche e non sarà facile assorbire l’impatto della sua salita a Bologna. Ma ha lasciato un lavoro bene avviato e incardinato. Una cosa voglio aggiungere: in ogni caso, voglio rispettare il patto per la percentuale di rappresentanza di genere. Sarà una donna insomma».

Sindaco, terminiamo col commercio: secondo dati Confcommercio, nel primo semestre 2024 nel Riminese hanno chiuso 39 negozi e dal 2012 al giugno scorso 1.168 esercizi commerciali hanno abbassato le serrande: in qualità di presidente della Provincia cosa chiede alla Frisoni?

«Visti i dati, più che alla Frisoni forse bisognerebbe girare la domanda ai Governi di tutto il mondo. Le dinamiche che stanno cambiando il commercio mondiale sono in atto in ogni Continente. Pensiamo solo all’impatto dell’e-commerce, quanto sta modificando la morfologia stessa delle città novecentesche. In Italia tra il 2012 e il 2022 si sono persi 103.770 negozi, il 15% del totale. Aggiungo però che anche come nel terzo trimestre 2024, in provincia di Rimini si sia registrato un saldo attivo tra imprese nuove e chiuse, a dimostrazione che, grazie soprattutto all’impulso del turismo, qui il turnover imprenditoriale è sì vorticoso ma con numeri sempre buoni. Il dato a tutti i livelli andrebbe analizzato perché a mio modo di vedere l’emorragia maggiore non la subiscono le città ma i paesi delle aree interne. E allora torniamo a un discorso già fatto: se nell’entroterra non torneranno servizi, lavoro, residenti, trasporto pubblico adeguato ogni sforzo o sostegno sarà una goccia nel mare. E questo, se permette, va ben oltre il ruolo di una Regione o un assessore per quanto sono sicuro che hanno idee concrete anche su alcune misure riguardo questo».

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