Rimini, il livello dell’Adriatico sale, il Parco del mare farà da barriera
Il Parco del mare e il nuovo Piano spiaggia contengono già gli elementi che in qualche modo possono prevenire e contenere l’innalzamento del mare Adriatico: fino a 57 centimetri entro il 2100.
Cosa succede
Martedì, in occasione di un dibattito a “Ecomondo”, l’assessora del Comune di Ravenna, Annagiulia Randi, ha citato uno studio dedicato all’innalzamento dell’Adriatico: entro il 2100 il livello dell’acqua si alza di 57 centimetri, mentre la linea di costa indietreggia dai 500 metri al chilometro.
Parola all’esperto
Il fenomeno, va detto, non è stato certo scoperto martedì. Il presidente dell’Ordine dei geologi dell’Emilia Romagna, Paride Antolini, ha ricordato come gli addetti ai lavori lo dicano da anni e che comunque la misura dei 57 centimetri è indicativa. In ogni caso, ha aggiunto, se anche la politica comincia a porsi il problema allora la situazione può diventare preoccupante. Inoltre mareggiate e alluvioni rappresentano un campanello d’allarme.
“Siamo nati pronti”
Il sindaco Jamil Sadegholvaad ha partecipato allo stesso incontro in Fiera e ha offerto alla discussione l’esempio riminese per contenere gli effetti del cambiamento climatico. Obiettivi perseguiti anche attraverso la risorse messe a disposizione dal ministero della transizione ecologica. Il Parco del mare - ha quindi spiegato il primo cittadino - ha previsto l’innalzamento del piano del waterfront, per evitare il fenomeno delle ingressioni marine durante mareggiate di forte intensità e, in prospettiva, l’innalzamento del livello del mare.
Quindi? «Il Parco del mare ha nella resilienza ai cambiamenti climatici uno dei suoi cardini progettuali, valore riconosciuto anche dall’Unione europea: questo attraverso oltre che all’inserimento del verde e all’eliminazione delle aree cementate, anche attraverso l’innalzamento della quota del lungomare dove necessario (due metri), andando così a limitare i rischi delle piogge torrenziali e della ingressione marina».
Il futuro è già qua
Un analogo ragionamento è inserito nel nuovo Piano spiaggia (altro articolo in pagina). Sempre al fine di garantire una maggiore resilienza, infatti, è prevista la possibilità di “sopraelevare” manufatti e nuovi edifici pubblici sulla spiaggia rispetto alle altezze attuali, (traguardando una quota di sicurezza stabilita dagli studi idraulici sui cambiamenti climatici con proiezione al 2050).