Rimini. Il borgo Sant’Andrea riaccende la festa: dalla cena di fratellanza al live di Cricca

Una festa per celebrare il senso di comunità con lo sguardo rivolto all’altro, al mondo, una cena di fratellanza, l’elezione di un sindaco, una messa nella piazza presieduta dal vescovo, commedie e canzoni, anche quelle di Cricca. La festa del borgo Sant’Adrea abbraccia tutto il prossimo week end in un turbinio di eventi, di stand e di profumi che raccontano la voglia di tornare a festeggiare insieme a un ritmo più serrato, abbandonando la tradizione che vedeva la festa accendersi un anno sì e un anno no, alternandosi con quella “de Borg”, del borgo San Giuliano.
In piazza Mazzini, infatti, si omaggia San Gaudenzo anche quest’anno, nonostante l’ultima festa, (la prima dopo lo stop del 2017), si sia celebrata solo l’anno scorso, quando le Acli si sono assunte oneri e onori, prendendo in mano la realizzazione dell’evento che non vedeva più la luce da quattro anni.
L’ente cattolico ha quindi raccolto la tradizione dell’associazione “Quei de borg ad Sant’Andrea” e ha messo in piedi l’undicesima festa, intitolata “Borgo mondo”.
«Quest’anno per la prima volta abbiamo deciso di fare un esperimento – racconta Marco Tamagnini, presidente delle Acli della provincia di Rimini – per aprire la festa a chi fa fatica a partecipare. Abbiamo deciso di offrire un momento di divertimento e di svago organizzando una cena di fraternità con parrocchiani, la Protezione civile di Rimini e cinquanta persone in difficoltà». A sedere alla tavola della condivisione saranno alcune persone indicate dalla Caritas, che venerdì sera avranno la possibilità di trascorrere momenti conviviali nella cornice del borgo nel suo abito migliore.
Messa, mostre e memorie
La festa, però, non è solo festa. Sabato mattina alle 10.30 in piazza Mazzini «ci sarà un momento liturgico pubblico, – spiega don Aldo, il parroco del borgo – con la messa presieduta dal vescovo Nicolò, concelebrata da più sacerdoti e a seguire la mostra fotografica delle opere d’arte contenute nella nostra chiesa». A proposito di mostre, a paritre da venerdì e fino a domenica, in molti cortili di via Saffi sono allestite esposizioni come quella delle Lambrette d’epoca al cortile della Casa del mobile o quella di foto e videoracconti di Rimini sparita in piazza Mazzini all’angolo con via Melozzo da Forlì. Tra gli altri, sabato alle 17 nella chiesa di San Gaudenzo, l’incontro a cura di Alessandro Giovanardi “L’albero della vita e il paradiso perduto. Il Trecento riminese tra simboli e paesaggi”.
I balli
Concerti e balli di gruppi musicali che spaziano dal liscio al rock al revival di grandi successi del passato si alternano tutte le sere sui palchi allestiti in piazza Mazzini, in piazza Melozzo da Forlì e in via Covignano (tra questi anche i Moka club e i Revolution live band). Alle 18.30 di domenica è atteso invece Cricca, direttamente dal cast di Amici 2022, al palco di via Melozzo Da Forlì.
«La cura e l’attenzione delle persone rappresentano lo spirito della nostra comunità – afferma in conclusione l’assessore alla Protezione sociale Kristian Gianfreda – non è solo una festa, ma un modo per dire che cerchiamo di vivere la comunità integrando le differenze. Si esprime un valore di coesione molto importante».