Rimini, Hera investe 7 milioni di euro contro le perdite di acqua. I cittadini possono segnalare
RIMINI. Dal monitoraggio digitale all’analisi di modelli matematici. Hera, grazie ai fondi del Pnrr, punta sull’utilizzo di tecnologie avanzate per ridurre le perdite del sistema idrico. E i primi risultati già arrivano. È già partito il progetto della multituility, con un investimento di 6,8 milioni di euro, per incrementare l’efficienza del sistema attraverso l’estensione della distrettualizzazione e la riduzione delle perdite. Così in via Tripoli, un nodo strategico dell’acquedotto di Rimini, è stato possibile individuare tempestivamente un’importante perdita occulta, circa 50 litri al secondo, localizzando il punto in tempi rapidi attraverso tecnologie acustiche all’avanguardia di ascolto delle tubazioni e il supporto di analisi idrauliche avanzate. Come spiega Hera, la vera criticità dei sistemi acquedottistici non risiede nelle perdite visibili, ma in quelle occulte, «che rappresentano una sfida ben più complessa”. Così la scorsa estate è stato implementato il gruppo di lavoro di Rimini dedicato alla ricerca proprio di perdite idriche, con l’obiettivo di raggiungere i target fissati dal Pnrr e la riparazione di via Tripoli dimostra come i fondi «stiano contribuendo alla modernizzazione delle infrastrutture idriche, garantendo un uso più efficiente delle risorse, a beneficio delle comunità e dell’ambiente», precisa il responsabile operations idrico area Rimini del gruppo Pierpaolo Martinini. I cittadini, aggiunge, possono collaborare segnalando prontamente le perdite visibili ed effettuando regolarmente l’autolettura del contatore.
La rete di Rimini, comunque, «già si distingue per un alto livello di efficienza»: negli ultimi anni le perdite si attestano intorno al 25%, rispetto alla media nazionale del 40%. Inoltre è suddivisa in distretti per un monitoraggio più accurato e una significativa riduzione del rischio di perdite, e ha un’ampia variazione stagionale delle portate. Fondamentale dunque il monitoraggio in tempo reale dell’acquedotto, effettuato attraverso sensori e misuratori posizionati strategicamente, i cui dati raccolti confluiscono poi al Polo tecnologico telecontrollo e call center tecnico reti e impianti di Forlì, una struttura high tech che consente analisi avanzate.