Rimini. Gli infermieri presentano denuncia all’Ispettorato del lavoro: “Turni massacranti”

Rimini

«Clima di lavoro tossico», Nursing up tira in causa l’ispettorato del lavoro. La denuncia del sindacato evidenzia «violazioni» all’interno dell’Ausl Romagna come turni di lavoro massacranti, ferie cancellate e mancato pagamento degli straordinari. Traccia un quadro allarmante la sigla sindacale Nursing Up che nei giorni scorsi ha contestato le condizioni di lavoro in cui versano i sanitari con regolare denuncia all’Ispettorato del lavoro provinciale «per il mancato rispetto dei termini contrattuali». Ne va, come ribadiscono, anche della qualità del servizio fornito ai pazienti. Sotto i fari finiscono così una serie di comportamenti reputati anti contrattuali e attuati dalle direzioni territoriali che gestiscono il personale. Ritmi usuranti, lamentano gli interessati, privano di attrattiva una professione che comporta grandi responsabilità e impegno sia fisico che mentale a fronte di una retribuzione non adeguata». In sintesi la situazione esplosiva che vige in corsia genera «uno stress così elevato» da convincere medici e sanitari, soprattutto i più giovani, a rassegnare in massa le dimissioni volontarie «per approdare nel privato o verso la libera professione».

Buchi d’organico

L’ulteriore depauperamento degli organici, da anni ridotti all’osso, avrebbe spinto la dirigenza «a mettere un “cappio al collo”» a chi non getta il camice alle ortiche. Nel mirino finisce così “l’autogestione” «che in caso di assenza improvvisa di un dipendente, costringe il personale in servizio a trovare qualcuno che lo sostituisca in barba ai dettami contrattuali», i quali prevedono che sia un dirigente a attivarsi. Il peggio, continuano ancora dall’organizzazione sindacale, è che se non si individuano sostituiti, a fare il doppio turno sarà chi è già al lavoro. Restare a disposizione dell’azienda h24, però, non garantisce «alcun riconoscimento economico». Altra criticità? I giovani scelgono altri sbocchi professionali mentre restano in servizio gli over 50 «massacrati da patologie della colonna vertebrale, spesso con limitazioni lavorative importanti». Da qui l’invio di una delegazione, composta tra l’altro da Gianluca Gridelli responsabile della segreteria Nursing Up Romagna e Barbara Montesi della segreteria di Rimini, accompagnati dall’avvocato Massimiliano Rizzati per recarsi in audizione presso l’Ispettorato del Lavoro e intercedere con la direzione della Ausl Romagna «a insediare con urgenza un tavolo paritetico per la gestione delle tematiche».

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