Rimini, già 12 intossicati con i funghi. L’esperto: “Attenzione, fateli sempre controllare”

Rimini

«Funghi, attenzione a mangiarli prima di averli fatti controllare». Già 12 le intossicazioni registrate in Romagna rispetto alle 13 dell’intero 2023. E’ periodo di raccolta e consumo dei funghi, una gioia per il palato oltre che un vero antistress per l’umore grazie alle tante passeggiate in mezzo alla natura ma troppo spesso si dimentica che a quest’attività va prestata la massima attenzione. Quanto al malessere, in caso di ingestione di funghi velenosi, inizia con i sintomi di nausea e vomito ma può condurre sino alla morte. A mettere in guardia dai diversi rischi è Silvio Cantori, responsabile dell’ispettorato micologico di Ausl Romagna.

Cantori, quanti casi di intossicazione si sono registrati nel 2023 in Romagna?

«Nello scorso anno ne sono stati rilevati 13, di cui 2 a Rimini ma, bisogna precisarlo, si è trattato di un’annata difficile a differenza di quanto sta avvenendo per il 2024».

Il caso più grave emerso nel 2023?

«Si trattava di un 70enne che vive in Romagna da diverso tempo. Aveva mangiato della Lepiota, un fungo molto velenoso. Per fortuna, in ragione della sua forte costituzione, se l’è cavata nonostante fosse già in lista per il trapianto di fegato».

Qual è il bilancio nei primi mesi del 2024?

«Siamo già a quota 12 intossicazioni, perché la raccolta è partita tardi ma con il botto. Quanto all’intossicazione più grave ha riguardato un uomo sui 50 anni che è già uscito dall’ospedale nonostante avesse mangiato l’amanita falloide, una delle specie più pericolose in assoluto».

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