Rimini, fiere e congressi valgono 2 milioni di presenze all’anno: “Ma serve un nuovo casello A14, vanno migliorati i collegamenti” VIDEO
Tra fiere e congressi Italian Exhibition Group ha portato nell’ultimo anno a Rimini quasi 2 milioni di presenze. Dando un contributo alla destagionalizzazione. E non è certo scontato che “una destinazione balneare abbia il lusso di non chiudere i battenti”. I vertici della società nata dalla fusione delle Fiere di Rimini e di Vicenza presentano questa mattina alla stampa il calendario 2024-2025 delle manifestazioni riminesi.
E il presidente Maurizio Ermeti sottolinea l’unicità della creatura nata 24 anni fa e che ha portato “una città media, non ben collegata, a diventare un player internazionale nel campo fieristico-congressuale”.In Italia “al pari” con Milano e Bologna, città capoluogo e con gradi infrastrutture tra alta velocità e aeroporti, ma che “hanno anche un rapporto quasi conflittuale con il territorio, chiedono un supporto, mentre il nostro ha già una vocazione all’ospitalità”. E “la nostra ambizione è essere sempre più sinergici, creando ricchezza con minor impatto possibile”. Proprio sul nodo collegamenti si sofferma Ermeti. Nei giorni scorsi c’è infatti stato il primo incontro assieme al Comune con Autostrade per l’Italia per il nuovo casello dell’A14 durante il quale Ieg ha presentato il progetto e “vedremo si concretizzerà”.
Sul fronte aeroporti rimane l’auspicio, consegnato alla prossima giunta regionale, di una collaborazione tra gli scali. “Servono prese di posizioni importanti su come si vola in Emilia-Romagna- sottolinea- regole di ingaggio”, evitando che uno scalo, quello bolognese, gestisca in maniera non sostenibile il 95% del traffico e sfruttando gli altri che hanno potenzialità per servire low cost e charter. “Vedremo se con la nuova giunta ci sarà un cambio di passo, noi lo suggeriremo”, ma di certo “la Romagna per la sua industria del turismo ha bisogno di una location aeroportuale idonea”.