Rimini, ex questura, accordo tra Comune e Ariminum: “Una vittoria per la città”

Rimini
  • 26 giugno 2024

Verrà demolita quest’estate la Questura, mai diventata tale, di via Ugo Bassi a Rimini. Dalle sue “ceneri”, nell’ambito di un accordo di programma tra Comune e società Asi proprietaria dell’immobile, sorgeranno un supermercato di 1.500 metri quadrati, oltre a circa 3.500 di magazzini, e un complesso di 36 alloggi popolari. L’intero comparto sarà oggetto di una riqualificazione in due fasi parallele, tra residenziale, negozi, “enorme” area verde, parcheggi e nuova viabilità. Dopo un confronto partito nel 2023, tra stop alle trattative, annunci di ricorsi e accelerata febbrile nell’ultimo mese, approda questa mattina in commissione lo schema di accordo tra Palazzo Garampi e Ariminum società immobiliare sull’ex Questura, immobile simbolo del degrado in città, realizzato in base a un progetto della società Dama del 1999 ma mai utilizzato per il mancato accordo sulla locazione. Cui sono seguiti, ricostruisce l’assessore all’Urbanistica Roberta Frisoni, il fallimento societario, diffide, contenziosi, “tentativi di ricucire la ferita” come la Cittadella della sicurezza, che verrà invece realizzata nella ex caserma Giulio Cesare, fino all’asta e all’aggiudicazione ad Asi. Verso il primo progetto presentato dalla società c’erano “diverse perplessità”, conferma Frisoni, tra cui l’eccessiva ampiezza della superficie commerciale, la percentuale minore di verde e lo studentato. Inoltre l’amministrazione prevede nell’area la realizzazione di 36 alloggi popolari.

Il confronto ha portato a “un ottimo accordo”, sottolinea Frisoni, mettendo in sinergia l’intervento con la riqualificazione dello stadio Romeo Neri e con il progetto sulla caserma Giulio Cesare. Demolita la Questura, ci vorranno tre mesi e i materiali verranno frantumati in loco e riutilizzati, si realizzeranno il supermercato di circa 4.900 metri quadrati rispetto alla iniziale previsione di 6.000, “ben definito nelle caratteristiche così da tutelare su possibili scenari futuri”, e gli alloggi Erp-Ers, spostati dunque dalla posizione dietro la curva dello stadio e con costi della riprogettazione da 526.000 euro a carico di Asi. In parallelo proseguirà anche la seconda fase del progetto con la realizzazione di lotti residenziali a nord del comparto per circa 8.300 metri quadrati, verde, parcheggi e viabilità. L’interesse pubblico è “evidente” e la soluzione “veloce, rimarca Frisoni, anche per non perdere il finanziamento da oltre cinque milioni di euro per gli alloggi popolari, che vanno realizzati entro la fine del 2026. Da qui il confronto con Asi per trovare la collocazione migliore. Dopo l’avvio della demolizione arriveranno in Consiglio comunale il permesso di costruire in deroga per il supermercato e il progetto per gli alloggi, con una importante quota di verde, anche per la realizzazione della vasca di laminazione, e parcheggi. Complessivamente le aree pubbliche saranno di 31.000 metri quadrati, rispetto agli attuali 13.000, di cui 9.000 legati all’Erp-Ers e 22.000 di strade, parcheggi e verde.

“Una vittoria per la città”

È “una vittoria per la città e a brevissimo partirà la demolizione”, conclude Frisoni rivendicando che “non si tratta dell’accordo proposto di Asi” e che è stata “volontà dell’amministrazione” spostare gli alloggi popolari”. La pensa all’opposto Carlo Rufo Spina di Fratelli d’Italia, che plaude ad Asi e all’opposizione e boccia le diverse amministrazioni succedutesi in un quarto di secolo. “Il privato ha risolto la situazione in un modo perfetto ed è stata attuata la proposta dell’opposizione sullo spostamento degli alloggi popolari”. Dunque, si chiede, “che senso ha tenere questa maggioranza?”. Nel nuovo supermercato di Esselunga, svela il logo, “ci saranno parcheggi interrati, e alloggi e negozi nella parte residenziale che servono”, mettendo fine a “uno scempio di 25 anni”. Per l’amministrazione, invece, conclude, “solo demeriti, ha ostacolato fino all’ultimo il progetto per non dare competitor a Conad e Coop”. Il collega di partito Gioenzo Renzi chiede chiarimenti sulla demolizione, si tratta infatti di un’area di 24.000 metri quadrati, di 190.000 metri cubi e 50-60.000 tonnellate di materiali; sui parcheggi, anche in relazione allo stadio, e sull’accessibilità all’area. Mentre Gloria Lisi del gruppo omonimo ricorda nei dieci anni da vicesindaco “il peso sulle spalle” per quell’immobile: “La demolizione e il riutilizzo del materiale da risulta sono una vittoria per la città”, per cui “oggi ho il cuore più sereno”, conclude chiedendo conto di quanto ha dovuto spendere il Comune per il degrado di quel luogo, tra sanificazioni, allagamenti e pulizie.

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