Rimini e i parcheggi selvaggi in centro: raffica di multe, rimozioni e offese - Gallery

Rimini

Un’invasione di auto. In sosta selvaggia. Parcheggiate alla bell’e meglio sulle strisce pedonali, sui marciapiedi, e dove è ben visibile il cartello rossoblù del divieto di sosta. «Ci sono automobili ovunque, al punto che non riusciamo quasi più a camminare. Ogni giorno è la solita storia. E a rimetterci siamo noi cittadini». Le proteste e le segnalazioni di residenti e non dal centro storico non cessano.

Un mare di scuse

Tutto questo accade nonostante gli agenti della Polizia locale provvedano a multare e a far rimuovere decine di veicoli ogni giorno. «Due nostre pattuglie - sottolinea l’ispettore Luigi Fusco, responsabile sicurezza e pronto intervento della Polizia locale - operano, quotidianamente, nel quadrante del centro storico, per controllare viabilità, sosta, sicurezza. Ma devo dire che sono davvero tanti gli automobilisti indisciplinati, che parcheggiano l’auto dove non si dovrebbe. Succede, ad esempio, nei pressi dell’arco d’Augusto, in zona piazzetta Plebiscito o vicino al ponte di Tiberio. Poi quando estrai carta e penna per redigere il verbale partono le scuse: “sono arrivato 5 minuti fa”, “non mi sono accorto del divieto”...e frasi di questo tipo». Giustificazioni, appunto, che, però, non evitano al trasgressore una bella multa. «Solo ieri (mercoledi, ndr) – puntualizza Fusco – abbiamo fatto 22 multe, e tutte per divieto di sosta. La gran parte con rimozione veicolo. In questo momento (ieri mattina, ndr), poi, stiamo intervenendo in zona Ponte di Tiberio». L’elenco è comunque lungo: via Bastioni orientali, via Fratelli Bandiera, via Brighenti, vicolo Cima, largo Giulio Cesare, via Minghetti, via Bastioni occidentali, corso Giovanni XXIII, altezza piazza Ferrari, via Bonsi. Ma sono alcuni esempi.

Le multe e gli interventi

Multe a raffica, dunque, che non sembrano, tuttavia, scoraggiare maleducati e indisciplinati dal lasciare l’auto dove non si può. Senza rispetto per divieti, cartelli segnalatori, e, soprattutto, residenti. «Attenzione – fa notare il dirigente della Polizia locale -: le 22 multe di ieri (mercoledì, ndr) non rappresentano un caso sporadico o straordinario, ma rientrano nell’ordinario. Il risultato, cioè, del lavoro quotidiano dei nostri agenti». Insomma, ponendo una media giornaliera di 15 auto sanzionate, nell’arco temporale di una settimana si possono tranquillamente conteggiare un centinaio di contravvenzioni. «Per multe che variano dai 41 euro per il divieto di sosta, ridotte a 28,70 euro se pagate entro 5 giorni, a 80 euro per la sosta su marciapiede o davanti ad una fermata, ridotte a 56 euro se pagate entro 5 giorni». Senza contare la sanzione per sopraggiunta rimozione. «In questo caso – precisa Fusco – parliamo di 80-100 euro per il solo intervento del carro attrezzi, che, se chiamato nei giorni festivi, la domenica, o dopo le ore 22, lievitano ulteriormente».

Rischio penale

Ma non tutti pagano tranquillamente o accettano la sanzione senza fiatare. Perché c’è chi comincia a dare in escandescenze e ad insultare gli agenti. «Certo – conferma il dirigente -, ma con offese che non sono rivolte alla persona, ma al lavoro che svolgiamo. Del tipo “ma non avete altro da fare”, “perché non andate ad arrestare i delinquenti”. E c’è anche chi tenta di bloccare la rimozione del veicolo, entrando nel carro attrezzi o nell’auto. E’ sufficiente, però, ricordare loro che, in caso di azione prolungata si rischia di entrare nel penale, con l’accusa di interruzione di pubblico servizio, che la calma torna immediata».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui