Rimini. “Dopo 30 anni lascio la storica ricevitoria”

Rimini

Dopo trentuno anni è finita in vendita una storica ricevitoria nel cuore della città. Almeno tre generazioni di riminesi hanno tentato la fortuna fermandosi al chiosco di via Tre Martiri. A gestirlo dal 1994 è il concittadino Corinto Filanti. Un 67enne che volterà pagina dal mese prossimo quando andrà in pensione. Per questo motivo, seppure a malincuore mette in vendita la sua ricevitoria. Quanto al prezzo richiesto non si sbottona, invitando chi fosse interessato a mettersi direttamente in contatto con lui.

Filanti, ha sempre fatto questo mestiere?

«Alla fine degli anni Settanta davo una mano ai miei genitori in un bar di Marebello, dove abito tuttora. Sei anni dopo ne ho aperto uno, ribattezzandolo “Yuri” come mio figlio finché 12 anni dopo, nel 1994, lavoravo nel chiosco nel cuore di Rimini».

Cosa vende di più?

«Senza dubbio i gratta e vinci, in particolar modo ”Il miliardario” che nel tempo non ha perso il suo appeal».

Come è cambiata in questi 30 anni la piazza Tre Martiri?

«Un tempo, sin dal mattino presto, c’era più movimento e una miriade di negozi. Nel fine settimana c’era chi faceva il giro prima di ringrazio: edicola, pasticceria e schedina del Totocalcio. Tutto è cambiato dopo l’anno spartiacque del 2000 quando questo luogo si è spento, a mio avviso per due pecche».

Quali?

«La penuria di parcheggi e la mancanza di bagni pubblici. Oltre al danno la beffa, visto che le toilette gratuite sono presenti persino nelle città più sperdute d’Europa. Per fortuna c’è il mercato: un appuntamento che continua a calamitare gente».

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