Rimini. Disabile dimentica di obliterare il biglietto, multata. Il padre: “Pagheremo ma negato un trattamento dignitoso”

Tre anni di piccole sfide quotidiane all’autonomia, come scendere e salire da sola su un autobus andati in fumo in pochi minuti. Non nasconde la sua rabbia il papà di Elisa (nome di fantasia), ventiquattro anni riminese, disabile certificata al 70 per cento.

I fatti: Elisa sabato scorso sale sull’autobus della linea 18 che la porta dalla zona vecchia Fiera verso il centro città, purtroppo dimentica di obliterare il biglietto come verificherà poco dopo il controllore salito a bordo del mezzo. Scatta la multa e a nulla sembrerebbero valere le scuse di Elisa che a causa della tensione ha una crisi.

“Basterebbe la sensibilità”

«Appena ci hanno informati dell’accaduto - racconta il papà - siamo corsi sul posto, abbiamo calmato Elisa e provato a spiegare all’operatore le nostre ragioni, mostrando la certificazione di nostra figlia».

Da quel giorno però la giovane fatica a riprendere sicurezza in sè stessa e nei mezzi. «È impossibile farle prendere l’autobus, i modi poco educati e l’insensibilità del controllore hanno spazzato via le sue piccole conquiste, anni di lavoro, fiducia e incoraggiamento. Ora ha paura di poterlo incontrare di nuovo e si rifiuta di spostarsi con l’autobus».

Da qui la decisione del genitore di prendere carta e penna e scrivere una lettera a Start Romagna, augurandosi che «ciò possa portare a una riflessione e a un miglioramento del servizio, a beneficio di tutti».

Il pagamento della multa è fuori discussione, scrive, «è giusto pagarla e la pagheremo, comprendiamo bene l’importanza del rispettare le regole» dove però la voce si incrina è nella mancanza, a suo dire, di tatto dimostrata dall’operatore (in forza a Holaceck, azienda esterna e specializzata, ndr).

“Paghiamo la multa”

«Riteniamo giusto - argomenta l’uomo - ricordare all’azienda di trasporti la necessità di formare il proprio personale verso una maggiore sensibilità nei confronti di situazioni che coinvolgono persone con disabilità. La sensibilità e l’empatia dovrebbero fare parte del vostro servizio. A mia figlia è stato negato il diritto a un trattamento dignitoso e rispettoso».

“Di nuovo tante scuse”

Interpellata dal “Corriere”, Start Romagna conferma di aver ricevuto nella giornata di sabato il rilievo del genitore, arrivato al Servizio Clienti dell’azienda. «Un’operatrice - spiegano da viale Carlo Alberto Dalla Chiesa - si è messa subito in contatto con la famiglia per conoscere nel dettaglio la situazione e contemporaneamente è stata richiesta una relazione scritta a Holaceck che per conto di Start effettua il servizio di controllo a bordo».

Viene poi ricordato come fra le forme di abbonamento a tariffa agevolata ve ne sono che consentono di viaggiare con maggiore libertà e senza obbligo di convalida, pensate proprio in aiuto a persone con difficoltà. «A ciò si aggiunge - commentano da Start - un dialogo sistematico con Holaceck affinché il controllo vada di pari passo con l’attenzione al rapporto umano, talvolta in contesti non di facile gestione e con la necessità di rapportarsi in egual misura con le persone sanzionate e contemporaneamente a bordo».

Un plauso viene fatto alla forma e al tono del rilievo ricevuto, che testimonia la comprensibile delusione per l’effetto provocato sul morale della ragazza da una controversia avvenuta a bordo del bus. In chiusura la proposta costruttiva messa a punto al fine di non accentuare le conseguenze dell’episodio: «Un emissario di Start Romagna si rende disponibile, se la ragazza e i genitori sono d’accordo, a un incontro che rassereni il rapporto, alimenti la fiducia nel trasporto pubblico e ricordi quanto Start Romagna compie per rendere il servizio accessibile a tutti».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui