Rimini, delitto di Pierina. Minacce e insulti: ora anche Valeria rischia il processo
È indagata per aver minacciato e diffamato Manuela Bianchi, la donna con la quale il marito, Louis Dassilva, aveva avuto una relazione extraconiugale. In questi giorni il sostituto procuratore Luca Bertuzzi ha chiuso le indagini a carico di Valeria Bartolucci, la 51enne moglie di Dassilva, e mentre quella per stalking si avvia all’archiviazione, quella parallela per minacce e diffamazione aggravata, invece, è stata chiusa con avviso alle parti che prelude ad una richiesta di rinvio a giudizio a breve giro.
La vicenda si inserisce in quella ben più ampia delle indagini sull’omicidio di Pierina Paganelli. La Bartolucci qualche mese dopo l’omicidio apprese dagli investigatori della Squadra mobile, ma non solo, che il marito Louis, 34enne senegalese, aveva avuto e forse manteneva ancora in piedi una relazione extraconiugale con la nuora di Pierina, Manuela Bianchi.
Dopo un primo momento di sconforto e incredulità, la Bartolucci aveva iniziato a mostrare segni di insofferenza verso la Bianchi che era anche sua vicina di casa. Canzoni come “Bella Stronza” di Marco Masini messa a tutto volume con le finestre aperte, post espliciti sui social, fino ad arrivare al 2 luglio scorso, pochi giorni prima dell’arresto del marito per l’omicidio di Pierina, quando la Bartolucci durante le riprese finalizzate alla realizzazione della trasmissione televisiva “Estate in diretta”, aveva aggredito la rivale, strappandole i capelli e rivolgendole minacce. «Ti ammazzo, ti levo la luce dagli occhi» ed ancora «ti strappo tutti i capelli».
Il 16 luglio, proprio durante l’arresto del marito, la donna avrebbe detto al personale della Polizia di Stato, riferendosi alla nuora di Pierina «Io non ci metto niente a scioglierla in un fusto pieno di acido, ci vuole poco a comprare un’arma a San Marino, te la vendono in regola senza matricola abrasa, la vorrei uccidere infilandole un coltello in pancia, ma senza farla morire subito, ma godendomi lo spettacolo vedendola soffrire, come la povera Pierina».
Non solo. Valeria avrebbe anche detto in un momento di sfogo: «Sarebbe meglio godere per 15 minuti guardando la Bianchi soffrire e morire, che continuare a vivere, poiché non ho più ragione di vivere». La Bartolucci per quelle parole è stata querelata dalla Bianchi, difesa dall’avvocato Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan.
La diffamazione poi nascerebbe dalle scritte che, stando alla denuncia, avrebbe fatto Valeria sui muri del garage in cui si insulta volgarmente la sua ex amica. A suo carico anche una indagine di stalking per la quale la Procura aveva chiesto in un primo momento una misura cautelare poi respinta dal gip. Successivamente il pm Bertuzzi ha chiesto l’archiviazione. Contro questa richiesta, però, proprio ieri lo studio Barzan ha presentato opposizione.