Rimini, delitto di Pierina, Manuela in Procura: “Pronta a rispondere su tutto”

Rimini
  • 04 marzo 2025

I potenziali reati da ipotizzare potrebbero essere diversi: dal favoreggiamento, alle false dichiarazioni all’autorità giudiziaria, fino al più grave concorso in omicidio.

Questa mattina in Procura è stata convocata Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa il 3 ottobre del 2023 nel garage di via del Ciclamino. La Bianchi è stata convocata con l’avvocata difensore, Nunzia Barzan, e il consulente Davide Barzan ed è entrata da un ingresso secondario.

Per ora come è noto, Manuela Bianchi in questa indagine è formalmente solo una “persona informata sui fatti”, ma la convocazione a comparire anche con l’avvocato è probabilmente il preludio a quanto potrebbe accadere nel corso dell’interrogatorio, che sarà condotto dal sostituto procuratore Daniele Paci e dal capo della Squadra mobile, Marco Masia.

“Pronta a rispondere su tutto”

Se già il 23 ottobre dell’anno scorso il Tribunale del Riesame aveva acceso i riflettori sul comportamento giudicato «particolare» della nuora, perché la Procura di Rimini solo oggi ha deciso di interrogarla nuovamente a distanza di quasi 5 mesi? Perché qualche prova in più c’è.

A puntare il dito in sede di Riesame contro Manuela per primi erano stati i difensori di Louis Dassilva, l’uomo in carcere dal 16 luglio ed ex amante della nuora della vittima. Gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi avevano sollevato dubbi non solo su Manuela, ma anche su altre persone quella sera presenti nel palazzo di via del Ciclamino.

La consulente Roberta Bruzzone, al fianco della moglie di Louis, Valeria Bartolucci, in più occasioni aveva rincarato la dose, non dicendo mai direttamente ma alludendo in maniera abbastanza esplicita. Poi Valeria e le ultime rivelazioni telefoniche, definite inattendibili dagli inquirenti, che ad un’amica racconta una versione completamente diversa della sera dell’omicidio. Scagionando il marito, dice di essere stata chiamata da tre persone, e l’allusione è quasi scontata, a ripulire la scena del delitto.

La sera del 3 ottobre del 2023, tre persone, ossia Manuela, la figlia allora 17enne e il fratello Loris, sono in casa a seguire in streaming l’adunanza dei testimoni di Geova, quella stessa riunione dalla quale poco dopo le 22.07 rientrerà a casa Pierina per essere uccisa con 29 coltellate alle 22.13 di quella stessa sera.

La versione di Valeria, che con la Procura si è vista bene di non confermare (avvalendosi della facoltà di non rispondere) non ha convinto nessuno. Tanto che addirittura c’è chi, in televisione, ha ventilato per lei un ricovero visto il crollo emotivo. Diverso sarà l’interrogatorio di Manuela, prima di tutto perché la Squadra mobile ha qualche elemento probante in più fatto di intercettazioni e audio. Negli ultimi mesi gli investigatori hanno analizzato ancora una volta tutto il materiale registrato e non è escluso che siano in grado, oggi, di avere qualche certezza maggiore.

Intanto per tramite del consulente Davide Barzan, la Bianchi ha dichiarato di affrontare con «serenità l’audizione e conferma la propria piena disponibilità a rispondere a tutte le domande che le verranno rivolte dal pubblico ministero e dagli organi inquirenti».

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