Rimini, delitto di Pierina, Manuela a “Storie Italiane” sulle minacce di Valeria: “Dice cose gravissime” VIDEO

Rimini
  • 18 novembre 2024

Torna a parlare questa mattina a Storie Italiane su Rai1 (visibile su Raiplay.it) con Eleonora Daniele, Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli, la donna uccisa il 3 ottobre 2023 nel garage della sua casa a Rimini, riascoltando le forti dichiarazioni di Valeria Bartolucci raccolte dagli inquirenti dopo l’arresto di suo marito Louis Dassilva e che la trasmissione ha rivelato: “Sono parole forti, per una madre sono la cosa più dolorosa che ci possa essere. Io ho finito la pazienza”

“Valeria nel conversare con una sua amica, accecata dalla collera sempre più crescente, progettava addirittura di volersi vendicare delle condotte della rivale facendo del male alla figlia minore di questa”, si legge nelle trascrizioni degli inquirenti, “Inoltre Bartolucci manifestava in più occasioni di voler tentare di ferire gravemente la sua ex vicina di casa, dichiarando di essersi armata contro la stessa Manuela”.

“Ho cercato di stare sotto com’è nel mio carattere”, racconta Manuela, visibilmente scossa dalle minacce di Valeria, rivolte anche alla figlia, “so le mie colpe, ma sono esclusivamente riguardanti una relazione che ormai tutti sapete. Ma arrivare a tanto non è umano, non si deve permettere di arrivare a dire e pensare determinate cose, io chiedo alla giustizia che non venga mai più ripetuta una cosa simile. Per me è una cosa gravissima che una persona arrivi a tanto parlando con la questura e con le amiche. Non devono toccare mia figlia neanche con le parole, i figli non devono pagare per gli ‘errori’ dei genitori”.

“Qualche altra minaccia di morte è arrivata, ma non ricordo. So per certo dagli atti che la scritta trovata in ascensore è stata fatta da Valeria”, prosegue la Bianchi, “L’ha ammesso mentre inizialmente l’aveva negato. Le intimidazioni sui muri di casa, sulla macchina fanno pensare che una persona che vuole farmi male è vicinissima a me, io spero che la giustizia sia solerte e faccia qualcosa prima che sia troppo tardi. Mia figlia è scappata di casa dopo aver sentito queste parole, già ha sofferto abbastanza, siamo arrivati al limite, bisogna fare qualcosa. Siamo state fuori casa per 10 mesi, siamo tornate per necessità di mia figlia che ha visto suo papà nel letto di un ospedale, la morte di sua nonna, l’allontanamento da casa, ha sofferto anche troppo ora basta”, dichiara provata Manuela.

Nuovi aggiornamenti ci saranno il 26 novembre, giorno in cui è stato fissato l’incidente probatorio del passaggio dell’uomo davanti alla cam3 dall’udienza di venerdì scorso a cui ha partecipato anche Manuela: “Ho intravisto Louis, ma non era quello il mio scopo nell’essere presente quella mattina”, ha concluso, “C’era emozione, ma non positiva, eravamo lì per una cosa grave come la morte di mia suocera e vedere una persona dietro le sbarre, che spererei presto magari non sia più lì, non è stato un divertimento”.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui