Rimini, delitto di Pierina: “La perizia sul telefono di Dassilva? Per ora solo un grande buco temporale”
«A nostro avviso l’analisi sui dispositivi di Dassilva mostra solo un grande buco temporale». I legali che assistono i figli di Pierina Paganelli commentano con scarso entusiasmo le novità addotte dalla difesa di Louis Dassilva, che ravvisa invece la possibilità di portare alla luce, con nuovi e prossimi accertamenti informatici, attività manuali svolte proprio dal 35enne senegalese nella fascia oraria in cui la 78enne Testimone di Geova era vittima dell’agguato mortale. «Si tratta appunto di verifiche ancora da svolgere, delle quali al momento non conosciamo l’esito - sottolineano Monica e Marco Lunedei, che assistono Giuliano, Chiara e Giacomo Saponi - ma al momento la perizia sembra confermare l’ipotesi investigativa della Procura, secondo cui l’inattività registrata anche dall’applicazione Salute (che rileva passi e spostamenti tra i piani, ndr) potrebbe indicare che in quei frangenti Dassilva non ha usato né spostato il cellulare, rimasto in casa mentre scendeva in garage per colpire la povera Pierina».