Rimini, dal 2022 i trattamenti sanitari e gli accertamenti sanitari obbligatori sono stati 448: sottoscritto il protocollo

Rimini
  • 12 dicembre 2024

A Rimini è stato sottoscritto questa mattina, in sala della Giunta, il Protocollo d’Intesa per la gestione dei trattamenti sanitari obbligatori (T.S.O.) e accertamenti sanitari obbligatori (A.S.O.) nel Comune di Rimini

Il nuovo documento, siglato dal Comandante della Polizia Locale Andrea Rossi e dal Direttore del Distretto AUSL di Rimini, dott. Mirco Tamagnini, si ispira alle “Linee di indirizzo per la redazione di protocolli locali in materia di TSO e ASO”, contenute nella delibera della Giunta della Regione Emilia-Romagna, approvata nel novembre del 2019. Alla firma ha assistito anche il sindaco Jamil Sadegholvaad quale autorità sanitaria locale che, personalmente ovvero delegando un assessore, emette l’ordinanza che dispone il trattamento obbligatorio. Il protocollo intende definire le azioni coordinate e congiunte del personale sanitario e degli operatori di Polizia Locale.

Nel dettaglio il Protocollo d’Intesa per la gestione dei Trattamenti Sanitari Obbligatori (Tso) e Accertamenti Sanitari Obbligatori (Aso) nel Comune di Rimini, edizione 2024, definisce procedure coordinate tra personale sanitario e Polizia Locale per garantire il diritto alla salute dei pazienti fragili. Parliamo di un fenomeno che nel corso degli ultimi tre anni, ha registrato un significativo aumento, se si pensa alle ordinanze che complessivamente sono state fatte per: Trattamenti Sanitari Obbligatori (T.S.O.), agli Accertamenti Sanitari Obbligatori (A.S.O.) e ai T.S.O. extraospedalieri. A partire dal 2022 ad oggi infatti il totale complessivo di questi interventi è di 448. Di questi, 262 sono stati T.S.O., 141 A.S.O. e 45 T.S.O. extraospedalieri. In dettaglio, nel 2022 le ordinanze emesse erano 103, nel 2023 sono salite a 152, mentre nel 2024 il dato ha raggiunto quota 193 (rilevato al 12 dicembre 24).

Come noto il Tso e l’Aso, strumenti residuali ma necessari, vengono attuati quando il rifiuto del paziente può compromettere la salute collettiva e individuale. Il protocollo stabilisce ruoli chiari: il sindaco vigila sull’attuazione delle ordinanze da lui emesse, la Polizia Locale gestisce aspetti amministrativi e garantisce la sicurezza durante gli interventi, mentre il personale sanitario si occupa della tutela e del consenso del paziente, agendo sempre nel rispetto della dignità umana.

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