Rimini. Concussione, agente della polizia Locale a processo

Rimini

E’ a processo con richiesta di giudizio immediato da parte della Procura di Rimini, il vigile urbano arrestato nel giugno scorso con l’accusa di aver chiesto soldi per chiudere un occhio sui controlli. Il vigile in forza alla polizia Locale dei Comuni della Valmarecchia e quindi al Comando di Santarcangelo di Romagna, sarebbe stato trovato in possesso di 16mila euro ritenuto provento dell’attività illecita. Soldi che invece gli avvocati difensori, Massimiliano Giacumbo e Francesco Pisciotti, avrebbero giustificato dimostrandone la lecita provenienza. Il pubblico ufficiale, arrestato a conclusione di un’indagine condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica di Rimini, era stato denunciato da alcuni commercianti che si erano sentiti “taglieggiati” dalle richieste di denaro. L’accusa scattata quindi per il vigile era quindi stata di concussione e ora rischia una condanna che va da 6 a 12 anni di reclusione. La scelta del rito abbreviato (il processo è fissato al prossimo 16 aprile) gli darà comunque il diritto ad uno sconto di pena di un terzo.

L’uomo, 53 anni residente a Rimini, ma di origini napoletane, è stato reintegrato nel posto di lavoro ma ad altro incarico e lontano dai luoghi dove si sarebbero consumati i fatti a lui addebitati. E’ libero da obblighi ma ha il divieto di avvicinarsi alle persone offese.

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