Rimini. Come sopravvivere alle tavolate di Natale, l’esperto: “Empatia e pazienza sono le parole d’ordine”

Rimini

Tolleranza e gratitudine: ecco l’elogio dell’imperfezione per sopravvivere alle feste. Arrivati a un passo dal Natale, molti vorrebbero saltare le tradizioni a pié pari per risvegliarsi, a cose fatte, la mattina del 7 gennaio. Ma come trovare un equilibrio per la serenità dei figli e dei parenti più anziani? Lo spiega Matteo Stievano, psicologo dell’età evolutiva, notando «che preparare cene elaborate, rendere la casa pulita come uno specchio prima e dopo l’arrivo degli ospiti, oltre che acquistare regali e organizzare eventi può rivelarsi fonte di stress e aumentare l’irritabilità generale».

Stievano, consigli di sopravvivenza per gli adulti alle prese con l’organizzazione delle feste?

«Bisogna accettare l’imperfezione: non tutto andrà come previsto e va bene così. Secondo? Occorre fare i conti con la paura del giudizio e il senso del dovere. Per riuscirci, è bene parlare in anticipo di desideri e necessità con i membri della propria famiglia. Non meno importante sarà dividere le responsabilità coinvolgendo tutti nell’organizzazione, così da ridurre la fatica e far divertire i bambini creando decorazioni o dolci. Vanno stabiliti infine dei confini chiari senza costringersi a sopportare disagi né pesi eccessivi».

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Vademecum per affrontare le riunioni di famiglia?

«Le parole d’ordine sono serenità, empatia e pazienza. Se non si comprendono tutti gli invitati o non condividiamo il loro pensiero, è sempre meglio non giudicare ed esercitare la compassione. Gli argomenti delicati, invece, vanno rimandati a momenti più appropriati, come le discussioni su politica, religione o altre questioni sensibili».

Come strappare dagli schermi i piccoli della famiglia?

«Bisogna coinvolgere i bambini nei preparativi e dialogare con loro, ma interessandosi davvero alle loro passioni».

Cosa insegnare ai figli all’arrivo di cugini o amichetti?

«A non reagire alle provocazioni. È preferibile fare una pausa e prendersi i propri spazi senza la paura di essere giudicati. Anche come adulti, ricordiamocelo, ed è bene dare l’esempio. Se siete stanchi e avete bisogno di un momento per voi, non sentitevi però in colpa a farvi aiutare con i figli da amici, nonni o parenti».

Un segreto per non tornare sui banchi scontenti?

«Tutti devono mantenere una sana routine. Si tratta di una rassicurazione fondamentale, che è bene non mettere in pausa. Basta rispettare il più possibile gli orari dei pasti e del sonno praticando un po’ di attività fisica e all’aperto».

Come far convivere generazioni diverse allo stesso desco?

«Basta favorire attività condivise come giochi o momenti creativi seguiti da passeggiate che rafforzano i legami e migliorano il clima familiare. Nel Riminese e nell’entroterra ci sono tantissimi villaggi di Babbo Natale e feste a tema che possono divertire tutta la famiglia».

Cosa dovrebbe evitare un adulto?

«Di palesare i conflitti davanti ai bambini: cerchiamo di proteggerli dalle tensioni, scegliendo un luogo e un momento opportuno per le discussioni».

Tradizioni familiari: sí o no?

«Semplici riti come accendere una candela insieme o raccontare una certa storia possono fare sentire tutti amati e al sicuro».

Le spese lievitano all’arrivo delle feste: che fare?

«Il consumismo sfrenato non è salutare per i bambini meglio insegnare il significato profondo delle feste e focalizzarsi su valori come condivisione, amore e gratitudine».

Capitolo spinoso: i regali per i figli.

«Occorre un accordo con i parenti per limitare il numero di regali, cercando di regalare esperienze ad attività educative, oppure oggetti simbolici, il cui vero valore è il tempo passato a scegliere ogni pacchetto e a creare il regalo, non il valore economico in sé. Una bellissima idea è anche quella di regalare e “regalarsi” una donazione a una associazione del territorio o a una causa a cui si tiene molto».

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