Rimini. Centri accoglienza in zona turistica, l’assessore: “Decide la Prefettura”

Rimini

I centri di accoglienza profughi in zona mare tornano d’attualità. Riaprendo discussioni e dibattiti politici. Come quello verificatosi, martedì, in Consiglio comunale tra il capogruppo Fdi, Gioenzo Renzi, e l’assessore alla Sicurezza, Juri Magrini. Al centro un’interrogazione del consigliere d’opposizione sul Cas all’hotel Grazia a Viserba. «Le questioni che Renzi pone al sindaco Sadegholvaad – dice Magrini - dovrebbero essere rivolte al Ministero degli Interni. Il sindaco, infatti, ha già scritto alla Prefettura chiedendo di non proseguire nell’attività di accoglienza profughi nelle strutture di fascia turistica. Ad oggi, infatti, sono una decina le strutture di accoglienza sul territorio e alcune di queste sono state acquistate dalle società e cooperative che gestiscono attività». E questo, come ribadito dall’assessore, rappresenta una criticità per la città «anche perché l’Amministrazione ne viene a conoscenza solo a cose fatte, visto che la Prefettura non è tenuta a dare conto dei bandi e delle modalità in cui essi vengono svolti».

Missiva anche a Bologna

Sulla vicenda Cas, Palazzo Garampi non si è limitato a scrivere al Prefetto, ma si è rivolto anche alla Regione per verificare la compatibilità urbanistica della destinazione d’uso delle strutture.

«E la Regione – puntualizza Magrini - ci ha risposto prendendo a riferimento una sentenza del Tar della Toscana che stabilisce che l’utilizzo degli immobili individuati dalle prefetture come strutture di accoglienza per migranti, in quanto temporanea ed eccezionale, non presuppone un cambio di destinazione d’uso, purché una volta terminata l’attività di accoglienza l’immobile torni alla sua destinazione originale». A questo punto sorge un interrogativo, lo stesso che si pone l’assessore: «Nel momento in cui il gestore del servizio di accoglienza acquisisce la struttura e quindi partecipa continuativamente all’attività siamo in presenza di un cambio di destinazione d’uso? Perché se si dirime questa questione, ne consegue anche l’impossibilità di proseguire l’attività di accoglienza nelle strutture ricettive di fascia turistica». Infine, l’esposto presentato dai cittadini alla Procura sul Cas all’ex hotel Grazia. Chiosa l’assessore: «La Prefettura ha fatto dei controlli e da quanto ci risulta anche sanzioni ai gestori, ed è stato liberato il 50% dei posti letto che erano occupati».

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