Rimini. Caccia ai fondi per i visori di realtà virtuale. Lo Ior: “ Così aiutiamo i piccoli pazienti di oncoematologia”

Rimini

Un’evasione 2.0. dai lunghi periodi di degenza. Acquistare due visori di realtà virtuale e aumentata per l’oncoematologia pediatrica. È questo l’obiettivo che si pone il Charity Dinner dello Ior (istituto oncologico romagnolo), in programma domani sera, nella sala Ressi del Teatro Galli, già sold out a una settimana dalla chiusura delle prenotazioni. A fronte di donazioni per almeno 10mila euro, la tecnologia sarà a servizio dei più piccoli. Due i risultati. Alleggerire, per quanto possibile, la permanenza in corsia e regalare qualche momento di tregua anche ai genitori che sono il termometro e la valvola di sfogo delle emozioni dei figli.

La chiamata alle armi

Il paziente sempre più al centro: è questo il filo rosso, oltre alla location, che unisce il “Charity Dinner Ior” di Rimini dell’anno passato, con 160 posti a sedere, con il 2024. La scorsa edizione, infatti, era dedicata ai lavori di ristrutturazione del reparto di Oncologia dell’Ospedale “Infermi” che, conclusi a ottobre, «saranno inaugurati ufficialmente a fine novembre». Ora invece l’attenzione sarà accordata a un’altra struttura di via Settembrini: l’Oncoematologia pediatrica. Il contributo della serata sarà infatti impiegato, per dotare il reparto diretto dalla dottoressa, Roberta Pericoli di due visori di ultima generazione, realizzati dalla casa di produzione Softcare Studios: l‘uno dedicato all’infanzia e l’altro agli adolescenti, tutti nativi digitali. Se i più piccini vengono coinvolti in giochi con grafiche, che riecheggiano il mondo dei cartoni, i secondi si immergeranno in un’esperienza più realistica e interattiva. La parte più toccante della serata sarà affidata alla testimonianza di due mamme, Laura e Cristiana, che hanno affrontato l’esperienza di tumore di un figlio giovane e che hanno voluto contraccambiare «lo splendido trattamento ricevuto» per infondere coraggio a chi sta affrontando lo stesso percorso. «Le serate Ior di raccolta fondi non risultano importanti solo per ciò che possiamo realizzare in concreto con l’aiuto di tutti – spiega il direttore generale Ior, Fabrizio Miserocchi – ma servono anche a aumentare la consapevolezza su quella che è la straordinaria offerta delle nostre strutture e su quanto sia fondamentale sostenerle affinché mantengano quell’eccellenza che è loro riconosciuta». Una causa, questa, che ha trovato il sostegno del Comune di Rimini, che ha patrocinato l’evento, e di realtà imprenditoriali come Sgr, Banca Malatestiana, I Girasoli Catering e Banqueting.

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