Rimini, c’è la festa del Borgo Sant’Andrea, 83enne disabile protesta: “Sono imprigionato, il business vale più delle persone”

Rimini

Gli stand della Festa del Borgo Sant’Andrea occupano il marciapiede, disabile imprigionato... in casa. «È una vergogna. Il business vale più delle persone?». Non usa mezzi termini per manifestare «l’incubo a occhi aperti» in cui si sente precipitato l’83enne cesenate Paolo Sirotti, costretto dal 2020 a spostarsi su carrozzina elettrica, o motoretta per disabili. Prima della pensione, lavorava a Milano per la Rai come direttore di produzione finché ha scelto Rimini, dove risiede dal 2005, come buen retiro, trasferendosi in zona Porta Montanara a fine 2023. Questa è la prima volta in cui si trova a fare i conti con la festa. «Da sabato a oggi, quando finirà la manifestazione, mi troverò nell’impossibilità di attraversare il semaforo di Porta Montanara – spiega -. I marciapiedi sono invasi da bancarelle, tavoli e stand come quello della birra, perciò resta un dislivello di 17 centimetri impossibile da superare». Eppure passare da via Saffi resta fondamentale, perché l’alternativa è percorrere «con tutti i rischi del caso» la circonvallazione «dove le auto sfrecciano sparate e i bus mi lampeggiano in continuazione».

Inutile, a suo dire, chiedere aiuto. «Ho parlato con un agente della polizia locale che mi ha detto di contattare la Pro loco. Il Comando mi ha consigliato di scrivere una mail all’Urp del Comune (ufficio relazioni con il pubblico), cosa che ho fatto, sebbene gli uffici siano chiusi in corrispondenza del weekend». Ora, dopo averle provate tutte, si dice pronto a denunciare l’accaduto ai carabinieri. Per quanto le necessità prioritarie siano assicurate da sua moglie, lui di fatto è prigioniero in casa e non può prendere una boccata d’aria né, cosa peggiore, andare in chiesa per ricordare il figlio deceduto qualche mese fa.

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