Rimini, boom di vertenze sul lavoro: la Cgil recupera oltre un milione di euro
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Un anno caldo il 2024 sul fronte delle vertenze sul lavoro. Con un deciso aumento delle denunce: 358 contro le 229 del 2023, costate alle imprese riminesi 1 milione di euro tra stipendi non pagati e contributi non versati (756 mila euro il netto finito in tasca al lavoratore): 34 mila euro dei quali riconosciuti ad una badante. E’ quanto emerge dal report 2024 dell’Ufficio vertenze e legali della Cgil, che evidenzia come il 65% delle irregolarità, che hanno spinto i dipendenti a denunciare, investa il comparto del terziario: commercio, turismo e servizi, il 9% il settore edile e del legno, il 6% il metalmeccanico, il resto (20%) gli altri. «Sono numerose anche le procedure concorsuali affidate dai lavoratori all’Ufficio vertenze e legali – sottolinea la Cgil Rimini -: 155 pratiche tra le quali 15 “riparti” legati a chiusure di vecchi fallimenti, che hanno riguardato 89 dipendenti. Le domande di ammissione al passivo sono lievitate ad un valore complessivo del credito di 607.000 euro lordi: +13% rispetto al 2023. E sono stati elaborati anche 467 conteggi per differenze ed errori nelle buste paga».
L’articolo oggi in edicola sul Corriere Romagna