Rimini, bimbo nato morto, il caso alle “Iene”. I genitori insistono: ostetriche a processo

Rimini

Domenica sera, i genitori di Alessandro, bimbo nato morto durante un parto in casa, hanno raccontato la loro terribile vicenda alla trasmissione tv Le Iene. Per mamma e papà del piccolo Alessandro, la responsabilità di quella morte andava ricercata nell’operato delle ostetriche che il 4 novembre di due anni fa hanno seguito il parto in casa. Ora i genitori si battono affinché la loro denuncia non venga archiviata, come invece chiesto dal sostituto procuratore Annadomenica Gallucci, in forza di una perizia medico legale che ha stabilito come Alessandro morì per asfissia intrapartum.

Ieri mattina, davanti al gip Vinicio Cantarini, l’avvocato Piero Venturi per conto dei genitori ha chiesto l’imputazione coatta per le due ostetriche indagate – una 45enne di Faenza e una 27enne di Rimini -, professioniste private, difese dalle avvocate Martina Montanari e Chiara Baiocchi. Il gip Cantarini si è riservato la decisione sulle richieste delle parti. Il discrimine sono le perizie medico legale, quella della Procura sostenta anche dalla difesa delle ostetriche di fatto scagionerebbe le due professioniste, mentre quella del difensore dei due genitori fornirebbe tutti gli elementi per andare con un processo. Secondo le considerazioni dei due esperti incaricati dalla difesa dei genitori – i professori Domenico Arduini e Giuseppe Fortuni – le oltre 30 ore di travaglio e l’infezione da streptococco non diagnosticata avrebbero concorso in maniera decisiva all’evento morte. Altro aspetto su cui che l’avvocato Venturi continua a fare leva riguarda le «importanti discrasie tra la cartella ostetrica in cui erano state iscritte tutte le operazioni compiute nel corso del travaglio (cartella dimenticata dalle ostetriche a casa della coppia, ndr) e quella compilata sul momento in ospedale». Da qui l’ulteriore ipotetica accusa nei confronti delle ostetriche, dopo quella iniziale di omicidio colposo, di falso ideologico in atto pubblico. «L’asfissia, che anche i consulenti della Procura indicano come causa della morte di mio figlio - dice la mamma di Alessandro - da cosa è stata causata? Noi genitori non ci fermeremo chiediamo giustizia per nostro figlio».

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