Rimini. Bidella precaria fa la pendolare in aereo in Sicilia per tre anni ma sfuma il posto fisso

Rimini
  • 31 agosto 2024

Caos scuole. Per tre anni fa la pendolare in Sicilia, ma a 59 anni le sfuma il lavoro a tempo indeterminato. Una storia in salita quella della 59enne Anna Rosa Falzone. Tutto comincia quando sua madre, che era collaboratrice scolastica, iscrive la figlia nelle graduatorie per seguire le sue orme in Sicilia, dove sono originari. Un gesto che finisce nel dimenticatoio mentre la giovane si trasferisce in Romagna, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Per lei e suo marito, nel frattempo, si prospetta un lavoro al calzaturificio Valleverde presso Coriano. Tutto scorre senza intoppi fino all’improvvisa chiusura della ditta, avvenuta nel 2014. A quel punto riaffiora nella memoria il gesto della sua mamma, nel frattempo scomparsa, e Anna Rosa resta col rimpianto di non aver ascoltato il suo consiglio. Segue la cassa integrazione e poi un lavoro come volontaria in una scuola di Morciano dove per un anno accoglie i bambini in ingresso anticipato: un’ora al giorno pagata appena 4 euro. Finché, mentre la speranza vacilla, le arriva una telefonata dai parenti siciliani che le segnalano la sua salita in graduatoria. Incredula vola in Sicilia ma per un ritardo di pochi giorni perde l’opportunità di lavorare. Così una volta rincasata, corre ai ripari, rivolgendosi alla Uil. Segue alla lettera la dritta di prendere un diploma alle serali e sceglie l’alberghiero Savioli. È il 2019. Una scelta, la sua, che le apre le porte di un istituto comprensivo di Palermo, lo stesso dove lavorava la sua mamma: il convitto nazionale Maria Adelaide.

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