Rimini. Bagno 27 nel mirino. L’Arcigay: “Non chiamateli vandalismi, sono intimidazioni”

Rimini

«Non chiamatelo vandalismo». Non retrocede di un passo dalla sua posizione Marco Tonti, presidente Arcigay Rimini nonché promotore di Summer Pride, dopo «l’intimidazione omofoba» registrata nei giorni scorsi contro la spiaggia della Community 27. Intanto la vicesindaca invita a rispondere all’odio partecipando alla festa arcobaleno di domenica 4 agosto e agli eventi connessi al via dal 31 luglio.

Un attacco mirato

«Si tratta – non la manda a dire Tonti – dell’ennesimo, vile attacco ai simboli della comunità Lgbtqi+ (acronimo, quest’ultimo, che indica tutte quelle identità di genere e orientamenti sessuali non eterosessuali né binari). Sotto gli strali, stavolta, è finita la Community 27, che da anni ha dipinto dei colori arcobaleno la passerella e che si è qualificata come luogo sicuro, accogliente e rispettoso per tutti». Non una bandierina seminascosta, quella del gestore Stefano Mazzotti, che ha costellato la sua spiaggia a gran pavese di vessilli rainbow. Un attacco mirato, secondo Tonti, quello che si è consumato ai danni del lido. Perché gli spazi oltraggiati, tra scritte offensive, bandiere strappate e rubate, ospitano da tempo le riunioni per organizzare il Pride, in agenda il 4 agosto a Rimini. La stessa spiaggia ospiterà, inoltre, gli eventi della Pride Week, dal 31 luglio al 3 agosto. Un messaggio di odio, quindi, che Tonti rispedisce al mittente invitando tutti i bagnini a esporre le bandiere arcobaleno, «come gesto di solidarietà nei confronti di Stefano e come segno di rifiuto di qualunque intimidazione». A chiusura una constatazione: «Nemmeno i nostri simboli sono lasciati in pace – incalza - figuratevi quello che succede alle persone».

A fargli eco è la vicesindaca, Chiara Bellini che fatica a comprendere le ragioni «dell’odio e dell’accanimento verso chi ogni giorno deve già combattere numerose battaglie per il riconoscimento dei suoi diritti». Così si fa portavoce da parte dell’amministrazione comunale della più totale solidarietà a Mazzotti che da anni fa, senza vantarsene, «una scelta encomiabile: dare al suo lavoro anche un significato sociale». Con altrettanta compostezza ha già superato vari attacchi, rivolgendosi alle forze dell’ordine.

Per questo il municipio reputa che la risposta migliore alla campagna di odio «sia partecipare al prossimo Rimini Summer Pride sul lungomare di Rimini. Il nostro orgoglio, sul piatto della bilancia, per l’affermazione dei diritti di tutti».

Rigurgiti omofobi

Nell’esprimere solidarietà a Mazzotti e alla community del bagno 27, il senatore 5 stelle Marco Croatti sottolinea la gravità del gesto: «Veri rigurgiti omofobi, violenti, intolleranti, che avvelenano la nostra società e contribuiscono ad aggravare un clima di odio che è tornato a palesarsi nel nostro Paese. Segnali preoccupanti che vanno combattuti, verso cui la politica dovrebbero mostrare responsabilità, evitando posizioniambigue, sessiste, omofobe come quelle che qualche rappresentante politico ha pensato di esprimere sui propri libri e in televisione».

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