Rimini, ascoltare la voce dei neonati in Terapia intensiva neonatale attraverso i segnali che manifestano

Rimini
  • 20 marzo 2025

RIMINI. «Nel percorso di cura in Terapia Intensiva Neonatale (TIN) è fondamentale affermare e continuare a promuovere l’importanza della centralità del neonato e della sua famiglia e diffondere questo messaggio assistenziale a livello globale, per i numerosi effetti positivi sullo sviluppo e sul benessere a breve e a lungo termine. La Società Italiana di Neonatologia (SIN), anche grazie all’attività dei suoi gruppi di studio, e in particolare quello della Care Neonatale, è da anni impegnata in molte iniziative e in percorsi utili a sostenere il neonato, insieme alla sua famiglia, durante il suo ricovero in TIN, nel proseguo di degenza e anche dopo la dimissione». Il Presidente SIN, Massimo Agosti, apre così la Giornata Mondiale NIDCAP (Newborn Individualized Developmental Care and Assessment Program), uno dei programmi dedicati ai neonati prematuri o nati con patologie che richiedono cure intensive. NIDCAP è un programma di cura individualizzato, adattato giorno per giorno alla rapida e delicata fase di sviluppo di ogni singolo neonato, in un ambiente in grado di ricreare gli stimoli sensoriali che avrebbe ricevuto nel grembo materno. È una cura costruita in collaborazione con la famiglia e che rispetta il rapido e delicato sviluppo cerebrale dell’epoca neonatale. L’assistenza NIDCAP nasce alla fine degli anni ‘70, presso il Boston Children’s Hospital e la Harvard Medical School, grazie ad anni di osservazione dei neonati nelle Terapie Intensive Neonatali da parte della dottoressa Heidelise Als, psicologa e scienziata di fama internazionale. Als ha osservato molto da vicino questi neonati molto piccoli e ha notato che i cambiamenti della loro respirazione, del loro colore, dei movimenti, del ritmo sonno/veglia e di molto altro rappresentano la loro ‘voce’, voce da ascoltare ed interpretare per rispondere in maniera sintonizzata ai loro bisogni, fornendo conforto e supporto.

La ricerca scientifica

Negli ultimi cinquant’anni si è sviluppata una gran mole di ricerca scientifica sul metodo NIDCAP, sono aumentati a livello internazionale i professionisti formati per fornire questa assistenza ed i centri di formazione NIDCAP. Ad oggi ci sono solide prove scientifiche a dimostrazione che la assistenza NIDCAP migliori significativamente la salute fisica dei bambini, riducendo il tempo di ventilazione meccanica, la crescita, la durata della degenza, oltre che lo sviluppo neurologico, la relazione neonati-famiglie, le competenze genitoriali, la soddisfazione degli operatori sanitari. I centri di formazione NIDCAP a livello mondiale sono 33, di cui 21 in Europa e due in Italia (Modena e Rimini). «Il percorso NIDCAP della TIN di Rimini è iniziato 15 anni fa; da più di 3 anni lavoriamo come centro di formazione italiano con la trainer Natascia Simeone. In questi anni è progressivamente cresciuta la capacità di ascolto di bambini e famiglie, la partecipazione delle famiglie alla cura, la collaborazione con il settore del volontariato, la cura della bellezza dell’ambiente della Terapia Intensiva Neonatale. Questo approccio ha migliorato lo sviluppo psicomotorio dei bambini, il benessere dei genitori e l’attaccamento genitori-bambini. L’alleanza con la SIN, con la task force sugli Standard Assistenziali Europei, con il Gruppo di Studio Care della SIN sono fondamentali affinché NIDCAP diventi lo standard di cura in tutte le TIN italiane», spiega Gina Ancora, Vicepresidente SIN, Direttore Terapia Intensiva Neonatale e Dipartimento Salute Donna Infanzia Adolescenza e Direttore del Centro Training NIDCAP, Ospedale Infermi di Rimini. «La TIN di Modena ha avviato il percorso NIDCAP nel 2002 ed è stata certificata nel 2013. La filosofia NIDCAP si concentra sull’umanizzazione delle cure, incoraggiando la presenza attiva dei genitori, l’interazione con il neonato, il sonno spontaneo e l’uso di tocchi dolci e contenitivi, oltre a promuovere il movimento e una postura adeguata», prosegue Alberto Berardi, Direttore dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena e Direttore del Centro Trainer NIDCAP di Modena.

Il linguaggio del bambino

«Infatti- spiega Berardi- nelle settimane dopo la nascita pretermine, il cervello cresce rapidamente grazie all’alimentazione e agli stimoli positivi dell’ambiente. La plasticità cerebrale è al massimo, favorendo lo sviluppo futuro. Il metodo NIDCAP consente di migliorare lo sviluppo del piccolo attraverso la cura individualizzata dei suoi bisogni». La formazione NIDCAP prevede osservazioni neuro-comportamentali che diventano uno strumento essenziale, una sorta di linguaggio attraverso cui il bambino esprime i propri bisogni, le reazioni all’ambiente e alle cure. Questa attenzione all’osservazione si intreccia indissolubilmente con il coinvolgimento della famiglia, pilastro fondamentale del NIDCAP. La cura delle famiglie non si limita a fornire assistenza, ma implica un ascolto attivo e una collaborazione costante, riconoscendo i genitori come esperti del proprio bambino. «L’osservazione e il coinvolgimento della famiglia non sono sufficienti senza un’altra componente cruciale: la riflessione - aggiunge Natascia Simeone, Responsabile NIDCAP, Co-Direttore e Trainer Centro Training NIDCAP Rimini- La pratica riflessiva, infatti, permette ai professionisti NIDCAP di andare oltre la semplice esecuzione di protocolli, di analizzare criticamente le proprie azioni, di esaminare e comprendere l’impatto delle proprie scelte sul bambino e sulla famiglia. La riflessione diventa uno strumento fondamentale per migliorare la qualità delle cure non solo all’interno della TIN, ma in un contesto più ampio che coinvolge l’intera comunità». La fiducia acquisita dai genitori e il benessere dell’intera famiglia alla dimissione testimoniano l’efficacia della formazione NIDCAP e confermano ancora una volta la validità di tutti i percorsi di cura che prevedono il coinvolgimento attivo dell’intero nucleo familiare.

Il benessere dei neonati

«Grazie a questo approccio, ho l’opportunità di trasmettere conoscenze e competenze a professionisti che, a loro volta, potranno elevare la qualità delle cure, promuovendo un’assistenza centrata anche sulle relazioni e non solo sui meri compiti. È un privilegio poter contribuire a un processo che non solo migliora il benessere dei neonati, ma fornisce anche un supporto fondamentale alle famiglie, in un momento così delicato e carico di emozioni. Ogni giorno, questo impegno arricchisce tutti coloro che ne fanno parte e credono in un obiettivo comune, che è il benessere dei neonati e delle loro famiglie», continua Natascia Bertoncelli, Responsabile NIDCAP e Trainer Centro Training NIDCAP Modena. «È dimostrato che gli interventi precoci volti a ridurre lo stress neonatale sia attraverso interventi complementari di operatori e genitori, sia attraverso la modulazione dell’ambiente sono una parte fondamentale dei programmi di assistenza allo sviluppo nelle TIN e sono in grado di migliorare lo sviluppo fisico e neurocomportamentale del neonato in un periodo estremamente critico per il suo sviluppo psico- relazionale e intellettivo- conclude Giuseppe Paterlini, Segretario del Gruppo di Studio della Care Neonatale della SIN- Il nostro GdS della Care Neonatale, con tutta la SIN, è impegnato a proporre percorsi formativi e supporti organizzativi che implementino le cure centrate sulla famiglia e migliorino la qualità dei reparti».

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