Rimini. Armato di coltello rapina un negozio di corso d’Augusto: arrestato il terrore della movida

Non ha capito di essere stato graziato Luis Miguel Navarro Carrillo, peruviano, classe 1995, il terrore della Vecchia Pescheria e più in generale della movida del centro storico quando, dopo aver rimediato la condanna a 3 anni e 8 mesi per la feroce aggressione con rapina ai danni di due cinquantenni cesenati, aveva avuto la possibilità di tornare dalla sua famiglia anziché finire nuovamente in carcere. E neppure agli arresti domiciliari. Unico obbligo da seguire era quello della presentazione alla polizia giudiziaria. Nonostante l’inattesa libertà, hanno accertato le indagini della Questura, il 18enne spalleggiato dal manipolo di minorenni di cui si circonda e comanda, ha continuato a delinquere. L’ultima azione criminale in ordine di tempo la rapina con coltello messa a segno nel tardo pomeriggio dello scorso 31 dicembre in un negozio di corso d’Augusto.
La cattura
Grazie alle tante testimonianze raccolte, non c’è voluto molto agli agenti dell’Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico della Questura per dare un nome al rapinatore, scarcerato lo scorso 16 settembre dopo 5 mesi di detenzione e dal 1 di dicembre colpito dal Dacur (divieto di accesso alle aree urbane) con cui il Questore di Rimini gli ha vietato l’accesso a bar e locali pubblici della provincia per un anno. Provvedimento preso perché il 24 settembre ha aggredito e rubato lo zaino ad una ragazza alle Cantinette.
Durante il tragitto verso l’hotel di via Cirene dove alloggiava gli agenti sono informati che sul capo del 18enne pende anche un’ordinanza di custodia cautelare chiesta dal Pm Luca Bertuzzi e che il Gip Vinicio Cantarini firma riscontrata «l’assoluta inidoneità delle misura coercitiva applicata rispetto alla personalità pericolosa dell’imputato». Due le Volanti inviate. L’operatore della centrale ha avuto pienamente ragione. Quando Carrillo ha visto le divise e ha cercato in tutti i modi di sottrarsi alla cattura, aizzando anche il proprio cane contro i poliziotti. Portato in Questura è stato denunciato per resistenza, rapina (la flagranza è trascorsa), porto illegale d’arma da taglio e poi trasferito ai Casetti. Il peruviano è difeso di fiducia dall’avvocato Michele Di Viesti.