Rimini, all'ospedale un nuovo strumento per i tumori femminili grazie allo Ior
Nella mattina di mercoledì 21 dicembre è stata presentata la nuova strumentazione in dotazione del Centro di Prevenzione Oncologica dell’Ospedale “Infermi” di Rimini: un colposcopio “Santec” di ultima generazione, del valore di circa 22.000 euro, donato dall’Istituto Oncologico Romagnolo, all’Unità Operativa diretta dal dott. Giuseppe Melucci. Si tratta di un dispositivo che andrà a migliorare la presa in carico delle pazienti, per diagnosi sempre più precoci e tempestive: con la loro capacità di restituire immagini estremamente aumentate e dettagliate anche delle lesioni più piccole a carico di vulva, vagina e utero, queste apparecchiature si dimostrano fondamentali per garantire l’appropriatezza e la qualità degli standard di cura richiesti dall’Area Vasta e dalla Regione. Il colposcopio permetterà, ad esempio, di avviare indagini più precise su quelle donne che si sottopongono allo screening del carcinoma cervicale e che presentano risultati alterati.
«Prevenzione e diagnosi precoce sono, insieme alla ricerca scientifica, le armi più potenti che abbiamo contro il cancro – ha spiegato Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale IOR, nel corso della piccola cerimonia di consegna – per questo motivo abbiamo deciso di fornire il reparto diretto dal dott. Melucci questa importante strumentazione, che agevolerà il lavoro della sua equipe nella ricerca di anomalie e lesioni sempre più piccole e curabili, con terapie meno invasive e impattanti sulla qualità di vita della paziente. Crediamo molto nell’impiego delle tecnologie di ultima generazione a vantaggio della salute delle persone che si ammalano, tanto è vero che abbiamo installato questa medesima strumentazione anche presso la Prevenzione Oncologica e il Reparto di Ostetricia e Ginecologia di Forlì: quest’ultimo Centro potrà impiegare i colposcopi in ambiti che non siano per forza legati ai tumori, per identificare per esempio malformazioni del collo dell’utero o della vagina o variazioni dell’attività ormonale nella paziente. L’Istituto Oncologico Romagnolo è nato d’altronde con questo spirito: affiancare le strutture pubbliche affinché il nostro territorio possa erogare standard sempre più elevati di qualità di cura e assistenza, al pari delle migliori realtà nazionali ed europee, ed è quello su cui ci stiamo impegnando».
«Siamo davvero molto soddisfatti per questa donazione, che va all’ambulatorio finalizzato alla prevenzione e diagnosi precoce dei tumori femminili - ha affermato il direttore Giuseppe Melucci - poter disporre di un’attrezzatura di ultima generazione, consentirà di garantire diagnosi precoci tempestive e affidabili e maggiore equità di accesso, offrendo a tutte le donne una migliore qualità delle prestazioni rese».
«Siamo grati allo IOR – dichiara il Direttore del presidio ospedaliero, dott.ssa Francesca Raggi - per questa ulteriore importante donazione, che nel rappresentare un grande gesto di solidarietà, conferma una consolidata collaborazione dell’Istituto Oncologico Romagnolo nell’affiancare e sostenere le strutture sanitarie dell’Azienda della Romagna».