Rimini, aggredisce e ferisce arbitro: calciatore squalificato per 3 anni

Mancavano cinque minuti all’intervallo di una gara incanalata ormai su un binario morto per la Santagatese. Il Santa Giustina al 40’ del primo tempo conduceva infatti già per 2-0 grazie alla doppietta siglata dal bomber Cavalli quando improvvisamente, per uno scontro di gioco, è scoppiato il putiferio. L’autore del fallo è un difensore della squadra di casa, la Santagatese, che protesta con l’arbitro contestando il calcio di punizione assegnato agli ospiti. Proteste veementi che di lì a poco, secondo il referto del direttore di gara, sfoceranno in insulti e gravi offese. La tensione è alta, tra le urla dei tifosi di casa, una cinquantina in tutto, e gli insulti volati dagli spalti nei confronti della giacchetta nera. Che, a quel punto, chiamato a sé il giovane calciatore della Santagatese, lo redarguisce e, poi, estratto il cartellino rosso, lo espelle dal campo. È il caos.
Il ragazzo, sempre secondo il referto del direttore di gara, perde il controllo e con entrambe le mani afferra al volto dell’arbitro, ferendolo al labbro. La confusione è generale. Da una parte i compagni di squadra che, preso per un braccio il giovane lo allontanano; dall’altro il pubblico che, sempre secondo quanto scritto nel referto, inizia ad inveire e a insultare il direttore di gara. E in mezzo la squadra del Santa Giustina che, sorpresa e preoccupata per quanto stava accadendo, si riunisce nei pressi della propria panchina. Pochi secondi e l’arbitro sospende momentaneamente la gara per raggiungere gli spogliatoi. Lì, cellulare in mano, telefona al delegato arbitrale per raccontare l’accaduto. Cinque minuti e, tornato in campo, sancisce con i classici tre fischi la fine anticipata della partita. «Da parte nostra - commenta l’allenatore del Santa Giustina, Attilio Squadrani - abbiamo detto all’arbitro che avremmo accettato qualsiasi sua decisione».