Rimini, affitti brevi, task force per i controlli: “Anche le case popolari date ai turisti”

Case popolari affittate a turisti, capannoni artigianali e garage trasformati in loft estivi, appartamenti locati a breve da proprietari residenti nello stesso immobile. E’ la giungla delle locazioni turistiche. Dove accade di tutto. Anche che immobili privi dei requisiti di abitabilità o, addirittura, con abusi edilizi evidenti, d’improvviso entrino nel business delle vacanze. Mentre sempre più riminesi rischiano di finire in mezzo ad una strada per mancanza di abitazioni da affittare.
Piaga da arginare
«Siamo davanti ad un fenomeno dilagante – sottolinea preoccupato l’assessore alle attività economiche, Juri Magrini – che sta sempre più influenzando gli equilibri immobiliari e sottraendo dal mercato alloggi per le famiglie e i lavoratori». Ed è per questo, per arginare una piaga ormai fuori controllo, che Palazzo Garampi ha creato una task force “stana furbetti”. «Che avrà un unico obiettivo: far emerge irregolarità e abusi». Spiega Magrini: «Dal lavoro di verifica condotto dagli uffici comunali è emerso che una decina di privati hanno dato in locazione ai turisti il proprio appartamento PEEP, “alloggi popolari” quindi, che per loro stessa definizione sono destinati a chi ha una capacità di reddito bassa».
Le abitazioni sfitte
Ma non solo. Perché tante altre sono le irregolarità riscontrate. «E’ di poche settimane fa – continua l’assessore - il caso dei mancati versamenti Imu e Tari, per circa 30mila euro, per alcuni appartamenti affittati come casa vacanze, ma con proprietari residenti. Senza considerare poi i garage o i capanni artigianali, privi dei requisiti o con abusi di carattere edilizio, pubblicizzati sui social come loft o simili». E tutto questo in un territorio provinciale dove risultano oltre 10 mila abitazioni sfitte, con una piccola parte regolarizzata a fini turistici: a Rimini, infatti, nel 2024, sono stati solo 1.507 (fonte Palazzo Garampi) gli appartamenti destinati a locazioni brevi, bed and breakfast, case vacanza e affittacamere. Puntualizza, allora, Magrini: «Abbiamo iniziato un percorso di lavoro, ancora in fase embrionale, che vede la collaborazione dello sportello attività produttive, dell’ufficio tributi, della polizia locale, dell’urbanistica, del sistema informativo territoriale, che si basa sulla condivisione delle informazioni e che ha come obiettivo quello di operare con controlli mirati per far emergere situazioni di palese irregolarità come le locazioni brevi in assenza di adeguate condizioni strutturali o privati che affittano a turisti pur risultando residenti, o, ancora, soggetti che eludono il fisco per beneficiare di agevolazioni ed esenzioni che, invece, non gli spetterebbero». Insomma, è iniziata una vera e propria lotta all’irregolarità, a difesa del diritto all’abitare, «visto questo dilagare delle locazioni brevi sta sottraendo dal mercato alloggi per famiglie e lavoratori». Conclude, quindi, l’assessore: «Vorrei fosse chiara una cosa: non c’è da parte dell’Amministrazione alcuna volontà vessatoria, nessuna caccia alle streghe. Il Comune sta lavorando per quanto di sua competenza sugli aspetti normativi, urbanistici e di pianificazione, ponendo il tema della casa tre le priorità del Pug. Parallelamente, però, siamo chiamati a vigilare sul rispetto delle regole, a tutela degli operatori e dei soggetti privati che agiscono correttamente, dell’equità fiscale e, quindi, della comunità».
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