Rimini, addio moscone, c’è il fly board: “Dalla Val d’Aosta per provarlo”
Gommoni a forma di banana, fenicottero e divano. Attività sempre più in voga come il sup all’alba, lo sci nautico e il wakeboard. Senza trascurare il pedalò, un «classico che continuano a chiederci», spiega Gianmaria Cenci del centro nautico della Darsena. Il mare di Rimini, anche per questa estate, ne ha visti di tutti i colori (e forme). «C’è persino chi arriva dalla Valle d’Aosta per provare il fly board - aggiunge Tiziano Bugli del centro nautico antistante il bagno 93 -. Lo regalano per addii al nubilato o al celibato, trattandosi di un macchinario costoso. Parliamo di 130 euro per mezz’ora».
In cosa consiste davvero questo fly board che sta facendo impazzire i bagnanti di tutti i lidi? «Un macchinario che ti fa provare il brivido di volare sull’acqua - racconta Bugli -. Ce l’abbiamo solo noi in un raggio di parecchi chilometri. Per questo vengono tutti a provarlo». Confermato anche quest’anno il gradimento del sup. Sebbene, in realtà, ad andare per la maggiore sia la nuova moda dello stand up paddle. «È nato come lo sport per i surfisti quando non c’è vento - ci illustra -. Si sta in piedi sopra la tavola da surf e si “va a spasso”, ammirando il tramonto o facendo attività come yoga». Nel suo centro nautico, gli altri mezzi che vanno per la maggiore sono le moto d’acqua. «Siamo tra i pochi a possedere quelle che si guidano con la patente - conclude -. Proprio per questo abbiamo clienti fissi da Cervia, Imola e Pesaro».
A San Giuliano Mare, in zona Darsena, la moda esplosa nel 2024 è quella del sup all’alba. «Da metà luglio a tutto agosto lo organizziamo ininterrottamente, ogni mattina - spiega Gianmaria Cenci del centro nautico -. Raggruppiamo un massimo di 14 persone, su prenotazione, e ci godiamo l’alba in acqua». Il “plus”, spiega Cenci, è rappresentato dalla colazione in mare: «Sono io a portarla ai partecipanti dopo circa mezz’ora dalla partenza. Le domande impazzano». Ad agosto, specie per i giovanissimi, si punta invece su attività divertenti come quelle da traino. Con i ragazzi che, spiega, «prediligono il bananone a sei posti, il divano a quattro e la ciambella a tre». Una passione, quella per i gonfiabili, confermata anche dal centro nautico antistante il bagno 78. «Le persone tendono a preferire i trainabili - spiegano -. Si piazzano lì e si rilassano, non dovendo pensare a guidare». L’e-surf-foil, invece, è la novità che il centro nautico della Darsena non si aspettava riscuotesse così tanto successo: «Parliamo di una tavola da surf gonfiabile grande circa la metà di un sup. Ha un motorino elettrico. Facciamo delle lezioni apposite per preparare i clienti ad usarla in autonomia».
Di movimento, insomma, ce n’è parecchio tra le onde riminesi. «Il meteo ha giocato a nostro favore - commenta Davide Fabbri, che lavora al centro nautico del 63 -. Sicuramente, in confronto a trent’anni fa, la richiesta è diminuita. Ma rispetto allo scorso anno non ho notato troppi cambiamenti, nonostante il problema mucillagini». Tra l’altro, tiene a rimarcare, i “classici” del divertimento in acqua non sono ancora stati soppiantati del tutto. «È vero che windsurf, sup e moto d’acqua hanno preso il sopravvento - ammette -, ma pedalò e canoe, qui da noi, vanno ancora forti».