Rimini, a 87 anni ritrova il figlio scomparso nel nulla da decenni. Ma lui: «Non torno, voglio vivere da clochard»

Rimini

Era un trentenne quando sparì nel nulla, a Rimini. Per 20 anni la sua famiglia lo ha cercato senza sosta e senza mai perdere la speranza di riabbracciarlo. Poco prima di Natale l’incredibile ritrovamento a centinaia di km da casa; in Veneto, dove da tempo viveva come clochard nell’indigenza. Una scelta di vita che, nonostante tutto, ha voluto rivendicare rifiutandosi di tornare in Romagna con l’anziana madre di 87 anni.

Una storia di forti emozioni che ha il suo epilogo, per puro caso, pochi giorni fa con il ritrovamento della Polizia locale di Conegliano Veneto, in provincia di Treviso.

Durante le normali attività di controllo del territorio, infatti, gli agenti si sono imbattuti in un clochard in strada che vagava senza meta. All’uomo sono stati chiesti generalità e documenti e così, durante la procedura di identificazione, si è scoperto che si trattava di un 50enne romagnolo scomparso ben venti anni prima e di cui da allora non si sapeva più nulla.

I parenti nel tempo si erano rivolti anche all’associazione Penelope, l’ente che si occupa di scomparsi in Italia per mantenere alta l’attenzione su casi irrisolti, fornendo inoltre appoggio legale e psicologico alla madre, ora 87enne.

Il nome e la scheda di scomparsa dell’uomo erano finiti nel database dell’associazione. Proprio grazie a questo gli agenti sono riusciti a contattare la famiglia dell’uomo, avvisandola tempestivamente del ritrovamento.

Una grande notizia per la mamma che, grazie alla pervicacia di Marisa degli Angeli, referente dell’Associazione Penelope Emilia Romagna, e del fratello Giuseppe, che l’hanno sempre sostenuta, si è recata a Conegliano Veneto.

La storia

Come vuole la prassi, è stata avviata la procedura di identificazione del 50enne e, proprio nel corso di questa attività, è arrivata la sorpresa: risultava esserci una denuncia di scomparsa presentata solo nel 2022, che aveva dato il “via” alle ricerche dello scomparso.

La madre di Stefano, dopo aver ritrovato il figlio, ha accettato con difficoltà la sua scelta. «È dura per una madre accettare che suo figlio viva in queste condizioni - ha raccontato Giuseppe -. Nonostante la donna desiderasse riunirsi con lui, il figlio ha preferito restare nella città veneta, un luogo che, probabilmente, per lui è diventato una sorta di rifugio lontano da una vita che aveva lasciato dietro di sé tanti anni fa».

La situazione di Stefano è complessa: vive in condizioni difficili, senza denti e sembra voler restare indipendente, senza accettare aiuti. Nel contempo «pur riconoscendo suo figlio, sua madre è molto sola e sta vivendo una situazione emotivamente dolorosa. Ha paura per la sua salute e quella di Stefano, ma è anche preoccupata per la sua solitudine e la difficoltà di comunicare con gli altri membri della famiglia» dice Giuseppe. L’altro figlio della 87enne non ha molti rapporti con loro, il che complica ulteriormente la situazione.

«La madre teme di non ricevere il supporto necessario e sta cercando anche l’aiuto dell’altro figlio», dicono dall’associazione, che ha ribadito il proprio aiuto, ricordando che Penelope continuerà a sostenere questa donna. E seppur felice di sapere che il figlio è vivo, la sua solitudine resta una ferita difficile da rimarginare. «Lo so, è vivo - ha detto a Marisa e Giuseppe -, ma il resto...è una scelta che non posso cambiare».

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