Riccione. Nuovo metromare. L’opposizione: “Progetto in naftalina, così la sindaca Angelini eviterà le contestazioni”

Rimini

Il metromare spacca Riccione: l’opposizione accusa «di fallimento» la giunta Angelini che ribatte «di non aver mai smesso di lavorare al progetto ma soprattutto la città non sarà sventrata». Intanto da Cattolica fanno presente che, a clessidra rovesciata, la scadenza alla primavera 2025 «è dietro l’angolo». Ma prima uno sguardo ai fatti. L’ex sindaca consigliera comunale di opposizione per Noi riccionesi e candidata alle regionali con Forza Italia, Renata Tosi, ripercorre i desiderata spediti a Roma dalla sua amministrazione, per contare su un mezzo ecosostenibile e, a sostegno del turismo, che «proseguisse sul lungomare sino all’aeroporto». Planimetrie alla mano, all’interno della tratta percorsa dal mezzo proveniente da Cattolica, erano già stati fissati due punti: «L’uno per intercettare la stazione di Riccione, tramite circolare elettrica con fermata in zona Terme e l’altro per congiungersi al tragitto rigido del Trc lungo il viale dove sorge la rotonda di Romagna Acque». Quanto al rifiuto del suo progetto, ipotizza che l’attuale giunta abbia modificato il tragitto, cancellando o cambiando quanto fatto dall’amministrazione precedente, «per timbrarlo con la firma Angelini. Questo - taglia corto Tosi - significa non lavorare a tutela della propria comunità ma anche non avere idee. Lo dimostra anche lo stop subito da Museo, scuole e dal progetto Boeri mentre si mette in campo solo la fuffa dei piani strategici».

Gli auspici da Cattolica

Sul tema interviene anche Baldino Gaddi dirigente ai lavori speciali del Comune cattolichino che nei giorni scorsi ha detto: «Per quanto riguarda il terzo tratto, quello da Riccione a Cattolica - ha sottolineato Gaddi -, c’è stata una posticipazione dei termini del bando. Non è più entro la fine dell’anno, ma in primavera. Questo aiuta, perché il comune di Riccione deve ancora identificare il tragitto corretto. Gli uffici tecnici di Cattolica e di Misano hanno invece già dato tutti i dati che sono necessari. I tecnici di Pmr sono fiduciosi e saranno sicuramente pronti per la primavera del 2025, per la candidatura». E ricontattato ieri ha aggiunto: «Per Cattolica - premette - quel tratto, peraltro previsto dall’accordo di programma originario, è essenziale. Da qui l’auspicio che il tragitto nella zona sud del metromare venga concettualizzato e progettato prima possibile perché il bando è all’orizzonte all’aprile 2025 e, del resto, non sussistono elementi ostativi».

«Scenderemo in piazza»

Più caustico il segretario delle civiche di centrodestra Fabrizio Pullè che parla «di ennesimo fallimento» senza risparmiare frecciate alla giunta. «Mentre i numeri dei passeggeri sono sempre più deficitari e risicati - segnala - e si allontanano ogni anno di più dal pareggio di bilancio, anche gli step successivi paiono congelati. Il “re è nudo”, verrebbe da dire. Assodato che il metromare produce solo bilanci passivi, forse qualcuno ha iniziato, nella stanza dei bottoni, a “tirare il freno a mano” su altri chilometri di un’opera tanto inutile quanto costosa». In particolare, il passaggio verso Cattolica, gli appare del tutto in alto mare. «Non si sa - precisa ancora Pullé - dove il tracciato debba passare sul territorio di Riccione né, pare, che dall’amministrazione comunale vogliano prendere decisioni che finirebbero per sollevare ulteriori contestazioni, in un periodo in cui l’appeal della sindaca Daniela Angelini e della sua maggioranza ha raggiunto i minimi termini. Se sul tracciato già esistente si susseguono corse cancellate, riduzioni di orario, e malfunzionamenti vari delle stazioni, il tratto ipotizzato fino a Cattolica pare, in questo momento, messo “in naftalina”». Poi l’affondo: «I riccionesi il Trc non lo vogliono, e sono pronti a scendere di nuovo in piazza. Vedremo quanto questa maggioranza avrà voglia di affrontare un dossier così scottante; se prevarrà il buonsenso, lasceranno “morire” per morte naturale il progetto, se si piegheranno ai diktat del Pd provinciale, rischiano invece di scontentare una città».

La replica del municipio

Secca in merito la risposta della sindaca Daniela Angelini: «La nostra amministrazione è propensa a dare un seguito a questo progetto perché abbiamo sentito anche le attività della zona sud, che beneficerebbero di questo prolungamento del servizio. Intanto c’è stata una proroga, per la presentazione della progettazione di massima e la richiesta di finanziamento». Infine i chiarimenti: «Forse il metromare correrà parallelo alla ferrovia, dal lato mare, ma di certo non comporterà un percorso impattante, nessun muro dunque sarà innalzato e Riccione non sarà sventrata né deturpata in alcun modo».

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