Riccione, notte di alta tensione. “Ragazzini padroni del quartiere”

Rimini
  • 24 febbraio 2025

Notte ad alta tensione, quella fra sabato e domenica a Riccione, con l’incubo del ritorno delle baby gang.

Una quindicina di giovani, arrivati in treno dalle vicine Marche, si sarebbero sparpagliati per le vie della città seminando danni e problemi.

Fra questi anche due giovani magrebini - felpa addosso con rigoroso cappuccio calato sulla testa - che hanno imperversato fra viale Martinelli, viale Gramsci e dintorni mettendo in fila, per circa un’ora, tutta una serie di illeciti: la vetrata di un residence rotta per cercare di entrare all’interno, il finestrino spaccato di un’auto, la tentata aggressione a un ragazzino, bidoni dell’immondizia ribaltati, rifiuti sparsi.

La testimonianza

L’episodio si è verificato intorno a mezzanotte e 30 in pieno centro. «Sono stato testimone dell’ennesima violenza di questi ragazzini che imperterriti, per più di un’ora, sono diventati i padroni incontrastati del quartiere – racconta Riccardo Parisio, professione ristoratore, che abita nella zona -. Prima hanno provato ad entrare nel residence turistico di fronte a casa mia. Qui hanno sfondato la vetrata di un appartamento estivo al primo piano provocando un boato che mi ha fatto uscire sul terrazzo per capire che cosa stesse accadendo».

Ma quello era solo l’inizio di una nottata piuttosto movimentata: «Più tardi hanno cominciato a prendersela con i bidoni dell’immondizia, e visto che le mie minacce li avevano solo divertiti, ho chiamato davvero i carabinieri, la prima volta. Dopo mezz’ora però i due erano ancora qui a divertirsi e spaccare tutto il possibile. Hanno cercato di entrare nella villa di fronte alla mia abitazione, in via Martinelli, e si sono fermati solo davanti alle mie urla e minacce. Così ho chiamato di nuovo i carabinieri».

«Intanto - aggiunge Parisio - questi “gentiluomini” hanno continuato a spaccare cose. Li ho sentiti urlare e rumoreggiare nella vicina viale Gramsci. Così, da piccola vedetta lombarda, sono rimasto sul terrazzo. Tornati ancora sotto casa mia, hanno fermato un ragazzino, penso minorenne, e lo hanno chiaramente minacciato. Allora ho smesso di filmare, ho urlato di nuovo ma le urla da un terrazzo non servono a niente anche se alla fine l’hanno lasciato andare. Quel ragazzino, però, poteva finire accoltellato».

Centro incustodito

Parisio, fra l’altro, aveva già filmato da casa nell’agosto 2021, la devastazione di viale Martinelli dopo l’annullamento del concerto del rapper Baby Gang. «Il problema vero è che, anche se abito a due passi da viale Ceccarini, questa è la terra di nessuno. I residenti sono pochi e il fatto che la strada si trovi nei pressi della stazione rappresenta un’utile via di fuga per questi giovani sbandati. In estate i problemi sono continui, mentre in inverno è la prima volta che capita».

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