Riccione. Il dirigente comunale dei lavori pubblici si dimette

Rimini

Lascia la dirigenza ai “Lavori Pubblici e Infrastrutture”, l’ingegner Fabrizio Di Blasio, proprio all’alba della sua conferma nell’incarico per la durata di 3 anni dal 11 dicembre 2023 fino al 2026. L’incarico del dirigente è stato ridefinito con nuove linee funzionali e dotazioni di personale, in linea con il “piano di ristrutturazione in corso” si spiega nella delibera.

«Non c’è nessun problema con l’amministrazione – afferma l’ingegner Di Blasio -. Ho ottenuto un incarico diverso, che riguarda urbanistica ed edilizia, nel comune di Cervia. La scelta è stata dettata dalla vicinanza a Forlì, la mia città, e anche la materia che andrò a trattare è più conforme alle mie attitudini».

Il bilancio del dirigente

«L’esperienza è stata impegnativa, mi sono trovato bene con tutti. Riccione è un Comune con molti problemi, soprattutto nella manutenzione del patrimonio edilizio. Ho cercato di fare il mio meglio, recuperando le cose rimaste indietro». E se potesse dare un consiglio per la gestione del settore, Di Blasio sottolinea: «Direi di prestare più attenzione alla manutenzione straordinaria, anche stradale. Insomma bisognerebbe concretizzare i progetti, lo dico come tecnico, non da politico».

Il valzer delle nomine

Fatto sta che a partire dal 1° gennaio 2025 il Comune registrerà la cessazione volontaria dal servizio del dirigente del settore Lavori pubblici e Infrastrutture e ha subito avviato le procedure per individuare il sostituto. L’avviso è stato pubblicato sul Portale unico del Reclutamento InPA e sul sito istituzionale del Comune: incarico a tempo determinato, le candidature vanno presentate entro il 9 dicembre.

Ma secondo la ex sindaca Renata Tosi dietro l’addio dei dirigenti ci sarebbero dei problemi di fondo a Palazzo: «La narrativa è semplice: confusi e felici. Così neanche i tecnici riescono a seguire le loro pratiche. Quindi dopo la dipartita del dirigente Luigi Botteghi (turismo, sport, cultura e sviluppo economico), adesso se ne va Di Blasio e probabilmente non sarà l’ultimo. I dirigenti di nuova nomina di questa sindaca se ne stanno andando tutti. Il problema di fondo è che la giunta ragiona come se le professionalità pubbliche dipendessero dalla linea politica».

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