Riccione. Caso Tosi, l’ex sindaca: “Sono vittima di una lotta sleale per eliminare l’avversario”

Rimini

«Sono vittima di una lotta sleale per eliminare l’avversario». L’ex sindaca Renata Tosi commenta così gli ultimi passaggi di un’annosa vicenda ma si dice serena perché la sua coscienza «è pulita». I fatti si basano su anticipi afferenti tre cause in cui è stata assolta, o che sono cadute in prescrizione, per decorrenza dei termini. Motivo del contendere con l’amministrazione della Perla verde sono, in particolare, 87mila euro spesi in occasione dei procedimenti riguardanti il trasporto rapido costiero. Sebbene l’ente avesse liquidato le cifre, l’assicurazione si era rifiutata di rimborsarli. Così, una volta eletta, la sindaca Daniela Angelini ha cercato di rientrare della somma. Nel mezzo il commissariamento della città e subito dopo la causa del Comune nei confronti del consigliere. Da qui il problema dell’incompatibilità: un amministratore, in sostanza, non può trovarsi una lite pendente con l’ente che rappresenta. «Peccato – sottolinea l’ex prima cittadina – che nessuno abbia considerato l’esimente che esclude la dichiarazione di incompatibilità se la causa riguarda fatti/azioni/omissioni inerenti il mandato amministrativo, come recita al comma terzo l’articolo 63 del Tuel (testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali)».

Dritto e rovescio

L’ultimo colpo della singolar tenzone vede partire l’iter in consiglio e proporre un quesito al ministero dell’Interno. Ma non è tutto. Ripercorrendo gli eventi Tosi punta il dito anche sulla delibera di giunta risalente al 21 dicembre 2023, «un atto politico – sottolinea - con cui avevano approvato all’unanimità la proposta di far causa contro di me. Ma anche un modo pretestuoso per mettere in discussione la mia compatibilità. La definirei una pagina molto triste per la democrazia – insiste -. Detto questo, mi sento serena e cammino a testa alta. Si stanno verificando episodi prevedibili visto l’esposto iniziale made in Pd, mentre si è creata una frattura nel teatrino della maggioranza riccionese». Frattura che Tosi imputa «all’odio verso l’avversario, che non dovrebbe mai rientrare nel dialogo politico. Oggi, - precisa – il nemico sono io, domani sarà un altro – dà l’affondo -. Per questo sono spettatrice di un pessimo spettacolo che avviene a scapito di Riccione, che resta ferma brancolando in cerca dell’inizio della stagione. La certezza? Resto una persona libera – rimarca - e il tempo lo dimostrerà, basta un pizzico di pazienza».

La visione di Azione

Sull’incompatibilità della consigliera Tosi interviene anche il gruppo consiliare di Azione Riccione che critica le dichiarazioni del sindaco e di alcuni esponenti di maggioranza «per i numerosi errori nella preparazione della delibera e l’intento vendicativo con cui è stata calendarizzata la seduta». Sarebbe a loro avviso necessario «ritirare la pratica in attesa di doverosi approfondimenti, tanto più che anche il segretario del Pd riccionese, come letto sui giornali nei giorni scorsi, aveva espresso l’intenzione di guardare al procedimento giudiziario in itinere».

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