Riccione. Baby gang e microcriminalità. L’opposizione: “Serve un Consiglio comunale aperto sulla sicurezza”

Operazione “Riccione, vacanza sicura”. Alla luce delle recenti segnalazioni, cresce la preoccupazione in città per il persistere di episodi di microcriminalità.
Il problema ha portato il partito di Azione a chiedere un consiglio comunale aperto. A sollevare la questione è Valentina Villa, capogruppo di Azione, che ha evidenziato le criticità emerse durante l’anno passato e nei primi mesi dell’anno. La pratica, presentata insieme all’altro consigliere di Azione Gianluca Vannucci e a Luigi Santi di “Per Riccione”, è stata indirizzata al presidente del consiglio comunale con una sollecitazione a convocare quanto prima la Conferenza dei capigruppo.
Un consiglio subito
«Gli episodi di criminalità, dai furti nelle abitazioni agli atti di vandalismo nelle attività commerciali, stanno mettendo in allarme tutta la popolazione» afferma Villa, sottolineando che tali eventi «non solo danneggiano i cittadini, ma anche l’immagine turistica della città». La richiesta è «di una sollecita convocazione, in quanto questa pratica dovrebbe essere discussa in un consiglio ad hoc, possibilmente entro metà marzo» scrive Villa nel documento. La genesi è che: «L’urgenza nasce dalla necessità di permettere la partecipazione dei cittadini e delle categorie economiche prima che inizi la stagione turistica, con l’obiettivo di approvare misure adeguate a contrastare la criminalità. Il ritorno delle baby gang è un fenomeno che ha generato grande allarme tra operatori economici e residenti» ha aggiunto Villa, facendo riferimento agli episodi dello scorso week-end, e intensificato il senso di insicurezza.
Le dieci proposte
Secondo Azione, la sicurezza è diventata una priorità non solo per i residenti, ma anche per i turisti che frequentano la città. Le proposte avanzate sono dieci e includono «l’aumento delle forze dell’ordine sul territorio, in particolare nelle zone strategiche come il lungomare, la stazione e le spiagge. Ma anche un incremento del personale della polizia municipale, la richiesta di nuove telecamere nei quartieri, e l’attivazione h24 di quelle già esistenti». Villa suggerisce anche «la creazione di un Comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica per Riccione, un punto di riferimento per affrontare la problematica in modo strutturato».
E ancora: «Richiesta immediata di rinforzi delle forze dell’ordine sul territorio riccionese a partire dall’imminente periodo pasquale per proseguire durante tutta l’estate. La costituzione all’interno della polizia municipale di una sezione specializzata al presidio e controllo del territorio e delle presenze negli appartamenti ad uso turistico; la creazione di un presidio fisso dei vigili nella parte centrale della città, attivo tutto l’anno e non solo in estate; la chiusura di tutti i varchi di accesso all’area centrale attraverso pilomat e non attraverso fioriere».
Le proposte di Azione comprendono anche una campagna di comunicazione mirata a promuovere Riccione come una “vacanza sicura”. «Senza una strategia efficace, rischiamo di compromettere il futuro della città» ha concluso l’esponente di Azione. Il tutto arriva in un momento critico a livello istituzionale «in cui il confronto in aula manca da tre mesi».