Riccione. Ancora niente Consiglio comunale. Tosi: “Rifiutano il confronto”

Rimini
  • 25 febbraio 2025

Nessun confronto da tre mesi, in mancanza di una convocazione di un consiglio comunale. Ad intervenire c’è anche la consigliera delle civiche di centro destra, l’ex sindaca Renata Tosi: «Il re è nudo. L’Amministrazione rifiuta il dialogo, mette tutti al corrente a cose fatte, tra cui incontri riguardo ai progetti di riqualificazione commerciale, come hub urbani e Shopping District, senza farsi promotore di incontri costruttivi rispetto alle criticità della città, risoluzioni e non solo cantieri».

«La mancanza di un confronto costruttivo tra le parti – ribadisce Tosi - si riflette anche nella scelta di promuovere decisioni unilaterali, lontane dal parere di chi, nella comunità, è attivamente coinvolto. I segnali di una separazione tra Amministrazione e cittadinanza sono ormai tangibili. A fronte di un esecutivo che pare prendere decisioni direttamente in giunta, il Consiglio comunale resta in stallo da oltre tre mesi, con una serie di questioni urgenti che non sono ancora state discusse».

La seduta, che forse si terrà il 20 marzo, secondo Tosi, «si continua a farla slittare, invece di trovare soluzioni. E mentre questo accade le problematiche restano irrisolte» o addirittura «arginate» riferendosi a possibili «modifiche a un regolamento (quello dei dehors, ndr) senza passare per il consiglio comunale. Questo è un grave errore, perché le decisioni che riguardano la città devono passare attraverso un dibattito pubblico, non attraverso azioni unilaterali».

L’ex sindaca ha ribadito più volte l’importanza di un Consiglio comunale «che sia operativo e che non venga svuotato della sua funzione di rappresentanza politica. Quando non c’è un confronto, la città perde fiducia nell’istituzione. Non è possibile che ogni decisione venga presa senza un dialogo vero e sincero con la cittadinanza. È un errore che potrebbe costare caro alla città».

«Non dipende da me»

Ad intervenire, ribadendo l’assenza di responsabilità nelle tempistiche di convocazione della seduta consigliare, è il presidente del Consiglio comunale Simone Gobbi, togliendosi un sassolino dalla scarpa nei confronti di chi lo aveva accusato di inerzia in questa particolare situazione: «Da regolamento è la conferenza dei capigruppo che richiede di convocare il Consiglio dopo la consegna al presidente delle pratiche. Se non ce ne sono, di pratiche, io non ho nessun potere per convocarlo, lo dico anche a favore di chi non conosce l’abc dei procedimenti amministrativi».

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