Revenge porn a Rimini, invia video hot per vendetta anche alla preside della scuola: chiesti 4 anni

Rimini

Quattro anni di reclusione la richiesta del pubblico ministero in udienza, la vice procuratorice onoraria Simona Bagnaresi, per il 26enne che nel corso di una relazione con un’adolescente l’aveva ripresa in un video hard inviato addirittura alla preside della scuola. La dirigente scolastica dell’istituto che frequentava la ragazzina aveva quindi convocato i genitori della 16enne ed era così partito un esposto denuncia alla Polizia postale. Un caso di revenge porn che ieri in tribunale ha visto la richiesta di condanna da parte della pubblica accusa. Poi l’udienza è stata rinviata per la sentenza.

La relazione

La parte offesa, difesa dall’avvocato Milena Montemaggi, da quella relazione aveva subito molte conseguenze e addirittura la famiglia si era vista costretta a cambiare città per mettere a riparo la figlia dai pettegolezzi.

I fatti risalgono al settembre del 2020, quando la ragazza lavorava per il solo periodo estivo in una struttura turistica. Durante quel lasso di tempo aveva conosciuto un uomo di 10 anni più grande, di origine siciliana, con il quale aveva avuto una relazione di un paio di mesi.

Nessun consenso

Quando la storia d’amore era finita, il 26enne per vendetta aveva pubblicato sui social, utilizzando dei profili finti, un video in cui si vedeva la ragazzina impegnata in un rapporto sessuale orale. Un video al quale lei non aveva mai dato il consenso e che una volta scoperto aveva chiesto al fidanzato di cancellare. Quello stesso video, pur di costringere la ragazza a riprendere la relazione, l’aveva allegato a due mail indirizzate alla dirigente scolastica delle scuole superiori frequentate dalla ragazzina. Dopo la segnalazione della scuola alla mamma era partita dunque una denuncia dettagliata alla Polizia postale che aveva facilmente rintracciato il siciliano nonostante i profili aperti con identità false.

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