Regione, fra Elena Ugolini e Marco Mastacchi (rete Civica) arriva una staffetta in stile Mazzola-Rivera
RIMINI. Un po’ per uno. In Assemblea legislativa del’Emilia-Romagna arriva il capogruppo ‘alternato’ alla guida di Rete civica, una staffetta stile Mazzola-Rivera ai Mondiali di calcio del 1970. La candidata presidente sconfitta alle regionali da Michele De Pascale, la riminese Elena Ugolini, sarà capogruppo nella prima metà della legislatura, poi toccherà a Marco Mastacchi. Nella riunione del gruppo consiliare che si è svolta venerdì scorso, i due consiglieri (finora ognuno convinto di dover assumere il ruolo) hanno siglato un accordo che prevede questa alternanza: comincia appunto Ugolini che sarà capogruppo per la prima metà del mandato, poi continuerà nel ruolo Mastacchi. Entrambi ricopriranno, in alternanza, anche il ruolo di vicepresidente. «Sono diversi i motivi che hanno portato a questa scelta- spiegano in una nota diffusa dall’Assemblea legislativa- ma lo scopo principale è dare pieno riconoscimento e garantire continuità al lavoro svolto in Assemblea legislativa nei passati cinque anni da Rete civica, guidata da Marco Mastacchi, di rispettare la volontà degli elettori riconoscendo il risultato elettorale ottenuto dal progetto ‘Elena Ugolini presidente-Rete civica’, che ha visto la lista civica raggiungere più del 5% a livello regionale grazie alla campagna elettorale condotta da Elena Ugolini come candidata alla presidenza, e di tener fede agli impegni presi nel programma elettorale. Sono questi tre i punti imprescindibili e la base da cui partire rafforzati nell’unione per la nuova legislatura».
Dice quindi Mastacchi: «Siamo sicuri che il buon lavoro svolto in campagna elettorale unito a quello fatto da Rete Civica nei cinque anni passati siano una ottima base di partenza per dare un ulteriore slancio al progetto di Rete civica, un ulteriore rialzo dell’asticella per raggiungere e dare voce e risposte a quella enorme maggioranza di elettori che non sono andati a votare. Per costruire un’alternativa anche per il 54% degli elettori che in questa tornata elettorale hanno deciso di astenersi».
Quindi Ugolini: «Il motivo per cui mi sono candidata alla presidenza della regione Emilia-Romagna con un progetto civico è lo stesso per cui ho deciso di rimanere in Assemblea regionale nei prossimi anni: vivere una politica come servizio alla gente e ai territori. Nella nostra tradizione politica esistono due correnti culturali che hanno visioni opposte del ruolo dello Stato: la prima vede lo Stato come un ente che fornisce dei servizi in funzione del mantenimento del potere centrale. Per la seconda, invece, la società civile viene prima dello Stato: è la visione incarnata nel principio di sussidiarietà circolare, che è entrato a pieno titolo nella nostra Costituzione. Secondo questa visione, l’ente pubblico deve riconoscere e valorizzare, non appena ‘concedere’, un ruolo alla società civile, nel rispetto della libertà e in una visione di bene comune. Questo è il valore di un civismo che non si pone in alternativa ai partiti ma ha lo scopo di riavvicinare le persone alla politica, lavorando perché gli impegni presi in campagna elettorale siano presidiati a livello regionale, locale e nazionale: la persona al centro».