Regione Emilia-Romagna, il centrodestra prova un’operazione alla Guazzaloca con la riminese Elena Ugolini

Rimini

RIMINI. «In tanti, in questi giorni, mi stanno chiedendo di dare un contributo in vista delle elezioni regionali e ho capito che ci sono le condizioni per poter costruire un progetto civico che cambi il modo di pensare al governo della nostra regione. Penso che questa richiesta venga da un fatto che è sotto gli occhi di tutti: tante persone hanno voglia di partecipare, di dare un contributo, di portare le loro capacità e le loro competenze. Tanti avrebbero voluto farlo in questi anni ma non è stato possibile». Elena Ugolini presenta così la sua candidatura alla guida della Regione Emilia-Romagna, ieri a margine di un incontro pubblico a Bologna.

Il liceo Einstein e don Ugolini

E’ nata a Rimini il 9 giugno del 1959. Qui ha compiuto gli studi fino al liceo scientifico Einstein per poi laurearsi in Filosofia a Bologna dove ha costruito la sua carriera: tra i vari incarichi, anche nazionali, preside del liceo Malpighi, sottosegretaria a Istruzione, Ricerca e Università nel Governo Monti (2011-2013). Ugolini è il tentativo del centrodestra di portare a casa una sorta di operazione Guazzaloca. Per chi non c’era o non ricorda: nel 1999 l’allora presidente della Confcommercio Bologna si candidò da civico e ottenne il sostegno delle forze di centro destra. Con il 41,6% portò al ballottaggio la candidata dell’Ulivo Silvia Bartolini (46,6%) e ribaltò il risultato vincendo con il 50,7%. Governò 5 anni per poi essere sconfitto al primo turno dal candidato di centro sinistra Sergio Cofferati (ex leader Cgil). Alla stessa stregua la candidatura civica di Ugolini dovrebbe intercettare il sostegno dei partiti di centrodestra. Non viene però dal mondo del commercio ma da quello della scuola ed è molto vicina a Comunione e Liberazione. Per lei è stato fondamentale l’incontro con don Giancarlo Ugolini, iniziatore a Rimini di Gioventù studentesca e di Cl, suo prof di religione alle superiori. Tante le partecipazioni della preside al Meeting di Rimini.

Richiamo alle partite IVA

«Penso sia arrivato il momento di riavvicinare tutti i giovani, persone di mezza età, anziani, al senso del bene comune che noi tutti dobbiamo costruire», dice nell’intervento di ieri. «Ci sono tantissime energie che potremmo liberare nella nostra regione, una bella regione, che sta bene grazie alle tantissime persone che si prendono delle responsabilità, con un cittadino su dieci che è partita IVA. Ma c’è tanto in più da fare. Penso alla sanità, che dovrebbe seguire un paradigma diverso, più vicino al malato e a chi ha bisogno. Penso alla formazione professionale iniziale, a chi ha bisogno di imparare un lavoro perché desidera fare un certo tipo di percorso. Penso al sociale, al ruolo anche del terzo settore, ma anche agli anziani».

«Siamo la terra delle grandi eccellenze», aggiunge, «dell’ingegno, della capacità di fare e di realizzare e penso che dobbiamo portare queste energie nel governo della regione. Penso che questo sia il momento giusto e che sarebbe bello nella nostra regione cominciare un percorso di costruzione di un noi, di una comunità, di un modo per pensare al futuro che risponda alle domande della gente, valorizzando le competenze, non in chiave antipolitica, ma per riavvicinare tutti (giovani e chi da anni ha deciso di non votare più) al bene pubblico e alla necessità di prendersi una responsabilità».

La reazione di Pd e Fdi

Ieri Ugolini ha detto di rivolgersi anche al Pd che però ha già rifiutato l’invito. E’ la candidata su cui «il tavolo dei partiti di centrodestra ha legittimamente discusso due giorni fa», dice il segretario regionale del Pd Luigi Tosiani. «E’ utile parlare un linguaggio di verità, gli elettori lo meritano». Anche il sindaco di Bologna Lepore parla di «foglia di fico» del centrodestra. E il governatore uscente Stefano Bonaccini le riconosce di essere moderata ma dice che non avrà vita facile visto il peso che avrà Fratelli d’Italia nella sua coalizione. Infine una stoccata. «Ho letto la dichiarazione della neo-candidata... vuole riavvicinare gli elettori perché solo il 50% votò alle regionali del 2020. Le consiglio di studiare bene i numeri perché votò quasi il 70% degli elettori». Il via libera del centrodestra potrebbe arrivare presto anche se ieri il senatore bolognese di Fdi Marco Lisei ha detto «non ci precludiamo nessuna strada» ma anche che il candidato civico «deve avere una capacità di attirare consensi anche fuori dal perimetro del centrodestra. Dev’essere un nome affermato, riconosciuto e stimato». L’identikit della preside.

Nei prossimi giorni, comunque, Ugolini ha promesso che saranno forniti ulteriori dettagli sulla sua scesa in campo. E’ chiaro che il suo civismo si misurerà anche in base ai nomi della squadra che metterà in campo. Il centro destra saprà stare mezzo passo indietro?

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