Problema casa, il Comune di Rimini chiede un piano straordinario
RIMINI. Un “nuovo e robusto” piano di edilizia popolare, sul modello del “piano Fanfani” degli anni ‘50. Analizzando i dati dell’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni di Ance, che valuta in dieci milioni le famiglie italiane che cercano casa, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Rimini, Kristian Gianfreda, spiega che se «oggi servirebbe come il pane» ripristinare il fondo nazionale per il sostegno degli affitti, «in prospettiva occorre qualcosa di più nuovo e d’impatto». E dunque, come propone Ance, un piano di edilizia popolare, «una priorità di qui ai prossimi 10 anni». Senza, precisa l’assessore, «scaricare tutto su un governo, a prescindere da chi ne sia alla guida», ma mettendo in campo un «nuovo Patto» tra esecutivo, Enti locali e costruttori in un contesto di «nuovi quartieri caratterizzati da servizi adeguati e inserimento sostenibile nel contesto urbano». Nello specifico il governo potrebbe creare un fondo economico straordinario per lo scopo, i Comuni potrebbero mettere a disposizione gratuitamente o a prezzo simbolico aree urbane di loro proprietà e i costruttori, accedendo al fondo nazionale e ai vantaggi del costo dell’area, realizzare gli alloggi. Questo il suggerimento che arriva da Rimini, ben inteso che a prescindere dalle soluzioni, il problema di fondo è la casa. E servono anche nuove case popolari».