Pitbull, record di abbandoni a Rimini e Riccione: “I padroni non sanno gestirli”

Rimini

Pitbull, è record di abbandoni. A lanciare l’allarme è l’associazione 4animals che segnala “l’emergenza molossoidi” in corso «con animali vaganti da recuperare in tutto il Riminese». Un fenomeno che dall’associazione attribuiscono ai tragici fatti di cronaca che di recente hanno visto una neonata sbranata in provincia di Salerno.

Qui Rimini e Fagnano

La popolazione del canile di Rimini, come conferma la direttrice sanitaria Paola Calcagnini, è composta «al 70% da pitbull che arrivano soprattutto per due motivi: i sequestri che li hanno strappati a maltrattamenti o le rinunce di proprietà per incapacità di gestione dei proprietari».

Una riflessione confermata dal direttore sanitario del canile di Fagnano, presso Novafeltria, Silvia Montesano. «L’ingresso dei pit – esordisce – ha subito un’impennata in questi ultimi anni». Dati alla mano il numero delle rinunce presso il canile è rimasto pressoché costante dal 2021: di queste però una su tre riguarda un pit bull o un molossoide.

La rinuncia alla proprietà è il filo rosso che lega quasi tutti i casi in cerca di una nuova famiglia ma soprattutto del lieto fine. Strano perché un tempo la struttura di Fagnano accoglieva solo cani da caccia o cani pastore che spesso venivano trovati vaganti sul territorio, e ancor più frequentemente senza microchip, dopo una sorta di prova fallita presso cacciatori o allevatori. Ad invertire la rotta sono stati i pitbull, spesso vittima di pregiudizi, e l’ultima rinuncia risale alla settimana scorsa. Una situazione che Montesano attribuisce ad una sorta di caduta dall’Olimpo, in quanto anche per la scelta degli animali da affezione si seguono purtroppo mode e tendenze. Quanto al motivo della rinuncia di proprietà nasconde quasi sempre episodi di morsicatura verso persone o altri cani. Episodi che, spiega ancora il direttore sanitario, dipendono da una cattiva gestione da parte del proprietario che non è in grado di educare questa tipologia di cane che è «molto fisica e per comunicare usa bocca e corpo, dimostrando un carattere ostinato e uno spiccato legame con la figura di riferimento».

Quindi, conclude Montesano, se non si riesce a educare i pit, «quelle che sono le loro caratteristiche potrebbero trasformarsi in derive comportamentali». Montesano è un fiume in piena sulle altre criticità: «Cani che vengono allontanati molto prima del necessario dalla madre e che quindi non apprendono i meccanismi di autocontrollo, come il morso inibito». Ma anche cani che non vengono «fatti socializzare correttamente con altri animali o persone e di conseguenza diventano protagonisti di reazioni spropositate».

Qui Riccione

In linea Massimiliano Lemmo al timone del canile intercomunale di Riccione. «L’aumento degli abbandoni c’è e si registra dagli ultimi due anni a questa parte», riconosce. Non lo reputa quindi un dato legato agli ultimi episodi di cronaca ma al saliscendi delle mode e alla difficoltà nel gestirli. «Al contrario se ben socializzati – sottolinea Lemmo – i pitbull si confermano cani fantastici, mostrando la loro vera natura tant’è che noi li impieghiamo volentieri per progettazioni nelle scuole».

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