Passaporto a Rimini, il questore: “Basta un mese”

Rimini

«Siamo orgogliosi di questi risultati, sono frutto non solo dell’ottima organizzazione, ma anche della volontà e dell’impegno del personale dell’Ufficio passaporti e della Divisione amministrativa di voler offrire un servizio che è anche un diritto del cittadino». Il questore di Rimini, Olimpia Abbate, commenta con soddisfazione un obiettivo raggiunto che è un vero successo, soprattutto nel confronto con altre città italiane. La vittoria di cui si congratula è quella conquistata con il rilascio dei passaporti, che nel 2023, a Rimini, sono stati 22.997, e di questi, 22.113 quelli effettivamente consegnati ai proprietari. Numeri che dimostrano anche un incremento rispetto al 2022 pari al 61%, quando i passaporti emessi erano stati 14.289. Ma soprattutto, che permettono di dipingere Rimini come “un’isola felice”, mentre moltissime altre città sono alle prese col caos passaporti, da oltre un anno. Se il Corriere della sera, solo tre giorni fa, raccontava dell’estenuante attesa, anche di molti mesi, per stringere tra le mani quello che una società britannica ha definito “il passaporto più potente del mondo”, a Rimini bastano 30 giorni di attesa “prima di partire per un lungo viaggio”.

E, cosa «alquanto sorprendente» per lo stesso questore, «abbiamo circa 900 passaporti in giacenza, perché richiesti da persone che non sono mai venute a ritirarli».

Tutta colpa del Covid

Ma cosa ha causato l’intoppo che ha mandato in tilt le questure di tutta Italia, incapaci di gestire le domande di passaporti se non con molti, anche otto, mesi di attesa? Attese lunghissime che nel biennio 2022 - 2023 (secondo la stima fatta da Astoi Confindustria Viaggi, Federazione turismo organizzato) hanno causato l’annullamento di 167mila viaggi, facendo sfumare almeno 300 milioni di ricavi, perché i clienti non erano riusciti ad avere in tempo utile il passaporto. All’origine del caos, come ricorda Abbate, «ci sono le richieste accumulate nel periodo post Covid. Quando non si poteva viaggiare, anche se il passaporto era scaduto, molti hanno evitato di richiederlo. A Rimini circa 30mila passaporti erano rimasti indietro. Altre persone, invece, - riflette - molto probabilmente l’hanno chiesto in questo periodo proprio perché spaventati dall’idea di non poterlo avere in caso di necessità futura». Un po’ come quando, durante il lockdown, si temeva di non trovare cibo sugli scaffali del supermercato e si faceva man bassa di tutto.

Un altro fattore che ha fatto schizzare alle stelle la richiesta di passaporti, però, è anche l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, rendendo il titolo di viaggio necessario anche a chi, prima della Brexit, poteva passare la frontiera con la carta di identità.

L’organizzazione

Dato l’aumento esponenziale di richieste di rilascio del passaporto, a Rimini, (già durante la “reggenza” del questore precedente, Rosanna Lavezzaro) si è provveduto a implementare gli appuntamenti giornalieri passando dai 22 del 2022 ai 60 o 100 del 2023, con due sportelli dedicati alla lavorazione delle pratiche. Oltre agli appuntamenti in agenda, il servizio viene garantito anche a chi non è riuscito a registrarsi in agenda, per difficoltà di accesso, per viaggi di lavoro improvvisi e motivi medici. In questi ultimi casi il rilascio il passaporto, dopo aver accertato l’urgenza, viene rilasciato addirittura dopo due o tre giorni lavorativi.

“Tirando le somme”, è possibile concludere che alla questura di Rimini vengono presentate 96 domande al giorno, per 76 posti quotidiani in agenda, che settimanalmente sono 380 appuntamenti, per 56 passaporti consegnati ogni giorno.

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