Omicidio di Pierina Paganelli, il “Crime-lite” per scovare le più piccole tracce di dna

Rimini

E’ arrivato direttamente dagli States, si chiama “Crime-lite” e ha la capacità di far emergere anche le più piccole tracce di sangue o residui organici. Ieri in udienza dal gip Vinicio Cantarini avrebbe dovuto consegnare la sua relazione il professor Emiliano Giardina, il genetista dell’Università di Tor Vergata incaricato dal giudice di cercare tutte le tracce possibili sui reperti della scena del crimine, dove la mattina del 4 ottobre 2023 fu trovata cadavere Pierina Paganelli. Invece proprio per utilizzare il crime-lite, un macchinario molto diffuso in Usa ma ancora poco usato e quasi introvabile in Italia, ne ha fatto richiesta di acquisto e bisognerà aspettare altri 45 giorni. Dopodiché, si saprà a quali soggetti appartengono le tracce di dna rinvenute sugli abiti della vittima, sul muro del garage dove è stata uccisa, oltre che sul coltello e sui pantaloni dell’unico indagato, il 34enne Loius Dassilva in carcere dal 16 luglio. L’articolo completo sul Corriere Romagna domani in edicola.

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