Omicidio di Pierina. Analisi su pc e cellulari di Louis per cercare i messaggi cancellati

Rimini

La Procura della Repubblica di Rimini conferirà nuovi incarichi per consulenze tecniche sui due telefoni, i quattro orologi digitali e i due computer portatili di Louis Dassilva, il 34enne in carcere dal 16 luglio per l’omicidio di Pierina Paganelli.

La nomina avverrà il 9 settembre prossimo quando il sostituto procuratore incaricherà l’analista Luca Russo di Bologna, specializzato in indagini informatiche forensi, e l’ingegnere Alessandro Perri di Roma, di analizzare il contenuto dei dispositivi. Il nuovo incarico di consulenza tecnica d’ufficio potrà portare alla luce anche i messaggi cancellati ma fondamentali - così come riporta l’ordinanza del giudice Vinicio Cantarini - e che Dassilva si scambiò la sera dell’omicidio di Pierina, con la nuora della vittima: Manuela Bianchi, la donna con la quale aveva una relazione. Il 9 settembre prossimo inoltre si terrà anche l’udienza davanti al Tribunale del Riesame dove i legali di Dassilva, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, tenteranno di far cadere le esigenze cautelari. Se i presupposti per cui il gip Cantarini ha disposto la misura cautelare in carcere dovessero venir meno, il 34enne potrebbe essere scarcerato. Al momento però, nonostante le ipotesi alternative presentate dai legali di Dassilva e che si concentrano sulla figura del fratello di Manuela, Loris Bianchi, la scarcerazione dell’unico indagato pare assai lontana. Innanzitutto proprio per la necessità di espletare ulteriori accertamenti tecnici, come quelli sui supporti informatici, che la Procura sta ancora approntando. I cellulari, gli orologi e i computer, sui quali i tecnici faranno ulteriori verifiche, anche sulle banche dati esterne come i cloud, ricostruiranno i movimenti del senegalese ma anche diranno cosa cercava sul web, quali mail riceveva dal Senegal e cosa chiedeva ai parenti all’estero. Non solo: nonostante Manuela si fosse preoccupata di chiedere all’uomo con il quale aveva una relazione di cancellare i messaggi compromettenti, compreso quello delle 23 della sera del delitto, ora quelle parole potrebbero tornare alla luce. Ovviamente la difesa di Dassilva potrà, come nel caso dei test del Dna, richiedere un incidente probatorio e quindi chiedere al giudice di nominare un perito informatico al fine di garantire tutte le parti del procedimento.

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