Rimini, delitto di Pierina, l’interrogatorio di Louis: in tribunale è massima allerta VIDEO

Rimini

Louis Dassilva, cittadino senegalese di 34 anni, sarà interrogato stamattina in Procura a Rimini, come unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa il 3 ottobre alle 22.15 nel garage del condominio di via del Ciclamino. Comparirà con il suo legale Riario Fabbri e la consulente della difesa Roberta Bruzzone. Molto probabilmente Dassilva si avvarrà della facoltà di non rispondere alle domande del sostituto procuratore Daniele Paci. Una strategia difensiva motivata dal fatto che non sono stati ancora effettuati i test del dna sui reperti della scena del crimine e la difesa non è ancora in possesso di tutte quelle informazioni che nei mesi di indagini sono state invece raccolte dagli inquirenti. Insomma un interrogatorio in questa fase sarebbe come agire bendati per la difesa che ha avanzato già richiesta di incidente probatorio. Louiss è arrivato poco prima delle dieci, circondato da fotografi e giornalisti.

Manuela in Questura

Dovrà invece rispondere alle domande degli inquirenti Manuela Bianchi che sarà convocata nei prossimi giorni in Questura per essere sentita ancora una volta come persona informata sui fatti. E come tale non potrà rifiutarsi di parlare. Manuela Bianchi è la nuora di Pierina ed è anche colei che ha trovato il corpo senza vita della suocera. La Bianchi sarebbe anche l’amante di Dassilva. Relazione extraconiugale per entrambi iniziata diversi mesi prima dell’assassinio della pensionata. Nell’ultima settimana gli inquirenti hanno interrogato diverse persone vicine alla Bianchi, la figlia, un cugino e tre amiche. Al centro degli interrogatori, la relazione tra Louis Dassilva e la donna, nonché vicina di casa ex amica intima della moglie del senegalese. Nel prossimo interrogatorio di Manuela Bianchi, gli investigatori approfondiranno probabilmente i giorni precedenti l’omicidio, cosa si sono detti i due amanti circa la scoperta di Pierina della loro relazione. Saranno quindi messe a confronto le dichiarazioni rilasciate nei precedenti interrogatori da entrambi ma anche quanto detto pubblicamente nelle interviste tv.

In base a ciò che dirà la Bianchi rischierà o meno una denuncia per favoreggiamento personale o addirittura di concorso morale in omicidio. L’indagine della Squadra mobile, diretta da Marco Masia, e del sostituto procuratore Daniele Paci, più che una partita a scacchi è diventata una sfida a poker. Cosa ha in mano l’avversario è determinante per la difesa. Per l’accusa lo sarà l’atteggiamento stesso dell’indagato. L’interrogatorio sarà tutto videoregistrato perché sarà importante anche “il non detto”.

Inquirenti certi

Gli inquirenti, che in questi quasi 9 mesi di indagine non hanno mai avuto dubbi su chi ha agito contro Pierina e perché, sanno di avere in mano le carte sufficienti per sostenere in aula l’accusa di omicidio volontario, pluriaggravato.

Ingresso sbarrato

Intanto già da ieri, sono state organizzate delle misure di sicurezza aggiuntive al Tribunale di Rimini per sbarrare la strada alle telecamere e ai curiosi che stanno seguendo con interesse lo svolgimento delle indagini sull’omicidio della 78enne, una donna indifesa, aggredita nel buio del suo garage al rientro da un incontro religioso.

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