Nuova vita degli alberghi in disuso, l’allarme di Rimini sud: «Trasformati in ricettacolo di sbandati»

Rimini

Chiusi da tempo, abbandonati e lasciati nel degrado. «E adesso trasformati anche in ricettacolo di balordi e senzatetto». Gli alberghi dismessi, da anni al centro di un dibattito urbanistico-vacanziero, stanno creando preoccupazioni tra i residenti della zona sud di Rimini. Per quello che si vede al loro interno e per la mancanza di un vero e proprio piano di riqualificazione. Denuncia Giuseppe Indino, presidente della Pro Loco di Miramare: «Se prima erano sigillati e inaccessibili, adesso lo sono molto meno. Ed alcuni di loro si sono, addirittura, trasformati in dormitori per sbandati. La situazione ci inquieta e per questo chiediamo maggiori controlli alle forze dell’ordine». Ma quella di Indino non è la sola voce preoccupata che si alza da Miramare. Perché anche il presidente del comitato Area sud, Corrado Della Vista, esterna le paure degli associati: «E’ chiaro che se teniamo chiusi per anni degli immobili, se li lasciamo nel degrado, prima o poi qualche disperato, privo di un tetto, forzerà l’ingresso e ci entrerà dentro. Ed è quello che sta accadendo ad alcuni vecchi hotel, da tempo dismessi, di Miramare, che sembrano essere diventati dei piccoli dormitori pubblici. Tra i timori e le proteste dei residenti e degli operatori turistici della zona». Un elemento in più sul quale discutere, dunque. Una criticità che se prima era trincerata nell’alveo della progettualità turistica, adesso esonda nel tema dell’ordine pubblico e della sicurezza. Sottolinea ancora Indino: «Visto quello che è accaduto a Verucchio possiamo dire che qui da noi il Capodanno è filato liscio. Anche per una presenza evidente delle forze dell’ordine, che ha scoraggiato i malintenzionati. Speriamo, però, che questo controllo continuo del territorio prosegua anche dopo le feste».

Volanti e pattuglie appiedate determinanti, quindi, a garantire un alto livello di sicurezza. «E’ evidente - puntualizza Gilberto Montebelli, presidente del Comitato cittadino di Rivazzurra -, certo qualche rissa tra ubriachi c’è stata lungo i viali delle Regine, come accade un po’ ovunque, purtroppo, nella nottata dell’ultimo dell’anno. Ma oltre questo niente. Per fortuna».

Alcol, ma anche droga, tra le cause spesso di risse e aggressioni. «Quella dello spaccio di sostanze stupefacenti, poi, è una piaga cronica qui da noi – commenta Gianluca Metalli, presidente del Comitato turistico Miramare -. E’ sufficiente farsi un giretto sul lungomare a tarda sera per rendersene conto. Spaccio al quale seguono risse e scazzottate». Rilancia allora Della Vista: «Basterebbe rafforzare la presenza delle divise in determinate ore del giorno e, soprattutto della sera. Ma anche potenziare il sistema di video sorveglianza e di lettura targhe sul lungomare, lungo i viali delle Regine e in alcune zone sensibili della zona sud, come la stazione di Miramare e le scuole, per combattere questi personaggi. Una richiesta che giro naturalmente alle istituzioni». Infine, un ultimo tema che i comitati pongono all’attenzione dell’amministrazione comunale: quello dell’apertura fino a tarda notte dei minimarket lungo i viali delle Regine. «Assurdo che queste attività restino aperte durante l’inverno fino a notte inoltrata, nonostante una bassissima affluenza di clienti, mentre tutti gli altri negozi chiudono alle 20 - chiosa Metalli -. Ecco perché riteniamo indispensabili maggiori controlli, soprattutto nell’ambito della vendita di alcol».

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