Addizionale Irpef, no all’aumento a Rimini. Il sindacato: «Andremo in piazza»
Cgil, Cisl e Uil annunciano che non faranno sconti. Il tema è al centro della riunione congiunta di ieri delle commissioni bilancio e affari generali, durante le quali la delibera è stata illustrata dall’assessore al bilancio, Gian Luca Brasini, per dare poi parola ai rappresentanti delle parti sociali. I consiglieri potranno intervenire in una nuova seduta in calendario per venerdì. Il Pd sta lavorando per aumentare la platea degli esenti.
La manovra sull’aliquota Irpef comporta un gettito extra di circa 4,8 milioni: 3,7 vengono utilizzati per il primo stralcio del Bando Periferie e 500mila euro per l’edilizia scolastica in parte straordinaria. In parte corrente invece 600mila euro, di cui 130mila per il trasporto pubblico locale, 260mila per implementare il fondo di riserva, 160mila per la stagione lirica del Galli e 50mila per le agevolazioni sulla Tari. «Non ci sono problemi di bilancio», sottolinea Brasini, ma le risorse del Bando Periferie non sono certe. Di qui la scelta di rimodulare l’Irpef, portando la soglia di esenzione a 10mila euro: la platea dei contribuenti sarà di 111mila persone per una media di 43 euro all’anno. La no tax area è composta da 42mila persone, mentre 68mila contribuiscono in base a reddito e proporzionalità delle aliquote: lo 0,49 per redditi sotto i 15mila euro, lo 0,51 fino a 28mila, lo 0,78 fino a 55mila, 0,79 fino a 75mila e 0,80 oltre 75mila.
Le parti sociali annunciano battaglia.